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LE BUONE STELLE regia di Hirokazu Koreeda

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Thorondir     5½ / 10  13/03/2023 11:23:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kore'eda è uno dei miei registi preferiti tra i nomi del cinema contemporaneo. Trovo veramente pregnante la sua capacità di scrittura e lettura delle crisi della famiglia moderna in un mondo che richiede mutamento e flessibilità intra e inter-personale. E però questo "Broker" non fa che sottolineare ancora di più dei problemi che si erano già pesantemente visti nel precedente "film francese" "Le verità". Non è tanto la questione del "Kore'eda fa sempre lo stesso film". Questa è una considerazione che si può fare per quasi tutti i registi. Il vero problema di quest'ultima fase della carriera di Kore'eda è che dopo la vittoria a Cannes e la progressiva internazionalizzazione del suo nome, egli ha cercato (sta cercando) di esportare il suo cinema in ambiti produttivi che forse non gli permettono di esplicarlo come vorrebbe. Se in "Le verità" l'ambiente francese richiedeva una nostalgia acida tutta europea e che finiva per depotenziare la scrittura (mai veramente in grado di emozionare e di far ridere nonostante il tentato connubio dramma/commedia), quì il problema sta nella struttura "ad inserimento" che infarcisce la storia principale di altre macro e micro-sottotrame che sono totalmente forzate (non funzionano né i giovani gangster alla Kitano né l'inserimento del bambino dal nulla che serve come puro riempitivo da commedia). Così i piani narrativi si ingarbugliano e si affastellano appesantendo tutto l'impianto e la riflessione sulla famiglia e il mutamento della stessa. Peraltro anche questo tema è meno centrato di altre volte, quasi che Kore'eda sia dovuto venire a patti con una semplificazione dell'analisi sociologica che costringe il film, soprattutto nella seconda parte, a calcare i toni dell'emozionalità più semplice e telefonata. Insomma, sembra un film in cui data la storia manca il "discorso" cinematografico, perso in un modo di fare cinema che, fuori dai temi trattati, appare proprio lontano da Kore'eda, sottomesso a forzature produttive che si percepisce che non gli appartengono.