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NAKED SINGULARITY regia di Chase Palmer

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Mauro@Lanari     4½ / 10  12/08/2022 21:21:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ridley Scott produce l'adattamento cinematografico del libro "A Naked Singularity" (Sergio De La Pava, 2008), opera prima di Chase Palmer che ha il pregio di mettere in chiaro, come non mai in un'opera cinematografica, la dicotomia fondante la filosofia del tempo: Voltaire contro Leibniz, il "Candide" (1759) contro la "Teodicea" (1710). "If this is the best of possible worlds, what then are the others?" (https://i.imgur.com/FoUfDz7.jpg), "Se questo è il migliore dei mondi possibili, cosa saranno mai gli altri?" (https://books.google.it/?id=FDgQ7brcUvsC&pg=PT22&dq=%22Se+questo+è+il+migliore+dei+mondi+possibili,+cosa+saranno+mai+gli+altri?%22). Il cambio di paradigma, la rottura dello schema gnoseontologico, avviene mediante la (fanta)scienza: trascendere le leggi giuridiche grazie alle possibilità fisich'e cosmologiche, l'ingiustizia del sistema tramite rettiliani e il "Gravitation" di Misner, Thorne e Wheeler (1973). Confuso? Perché non dovrebbe esserlo? Ancora nessuno ha dimostrato ch'il problema sia risolvibile, però almeno qui non ci si impantana nella boria disfattista d'un regista come Curtis o nel Nolan ch'inscena la neghentropia in uno sconclusionato spy-movie. I veri difetti di Palmer sono una fotografia pessima e, assieme a De La Pava, "il goffo miscuglio di toni e idee" (RT). Personalmente aggiungo la mancanza d'un punto di vista diverso e complementare: quello femminile tipo la protagonista Laura di "Press Play" (Greg Björkman 2022).