LoSpaccone 9 / 10 23/04/2009 22:06:53 » Rispondi Uno dei capolavori del cinema antimilitarista, forse IL capolavoro! Inevitabile il paragone con "Orizzonti di gloria", sulla cui grandezza nessuno può muovere obiezioni ma francamente non so dire quale dei due sia migliore. Quello che posso dire però é che questo mi ha senza dubbio impressionato di più. Meno spettacolare e retorico del film di Kubrick ma più realistico, crudo e politico. Il film colpisce innanzitutto visivamente: l'atmosfera è angosciante, l'ambientazione claustrofobica, non ci sono scene di guerra, la vicenda si svolge interamente nella trincea, sotto la pioggia incessante e in un vero e proprio mare di fango. I soldati che vivono in trincea sembrano rassegnati, alienati a tal punto da sfiorare il grottesco (scena del processo al topo), cosi come il protagonista, disertore quasi per caso e non per una scelta pienamente consapevole. L'aspetto che distingue maggiormente questo film però é la maggiore connotazione politica della sua denuncia. Nel film di Kubrick c'é chi tra le gerarchie militari aderisce alle logiche e alle regole "marziali", dando l'impressione di giocare piacevolmente a fare la guerra, e che quindi più o meno direttamente viene identificato come il portatore del male contro cui puntare il dito. In questo film invece gli ufficiali che compongono il tribunale giudicante e condannano il disertore sembrano costretti a farlo, pur comprendendone le motivazioni; sono essi stessi rassegnati e prigionieri della realtà come i soldati semplici. L'invettiva allora si indirizza verso chi ha scelto di fare la guerra, chi ha permesso che tutto ciò accadesse: non è il puntiglio di un generale o la ferrea applicazione del codice marziale che giustizia il disertore ma la patria, o chi nel nome di questa lo ha convinto (costretto) a combattere. Un capolavoro del cinema ingiustamente dimenticato!
amterme63 24/04/2009 08:33:29 » Rispondi Il tuo commento è molto chiaro, bello e sintetico (altro che i miei :-)) ). Complimenti davvero. Mi hai fatto scoprire un film molto interessante. Visto che in questo periodo mi sto guardando la cinematografia di Losey, farò di tutto per procurarmelo. Ciao.
Ciumi 10/09/2009 07:41:59 » Rispondi Ho fatto il ruffiano anch'io: t'ho citato nel mio commento a questo film molto bello. Adesso mi perdoni il misero 8 a "Lo spaccone"?
Ciumi 11/09/2009 20:02:32 » Rispondi Scusami ancora, ma ultimamente sono in vena di consigli (spero che la cosa non ti scocci); ieri ho rivisto un film sulla guerra davvero toccante, un vero e proprio pugno allo stomaco: “I dannati di Varsavia” del polacco Wajda. Sono sicuro che lo apprezzerai.