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ARU OTOKO regia di Kei Ishikawa

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The Gaunt     7 / 10  13/09/2022 15:31:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film di Ishikawa non è molto dissimile nella struttura dal precedente Traces of sin. Si parte da una trama poliziesca per osservare uno spaccato della società giapponese. In Traces of sin era il classimo sociale ad essere messo sotto osservazione, in questo caso il tema dell'identità. Il cambio di quest'ultima come via di fuga ad un trauma subito e che può perseguitare il personaggio per il resto della sua vita, come in questo caso essere figlio di un assassino condannato a morte. Fare in modo che la colpa del padre non ricada sul figlio. Anche in questo caso non ci sono poliziotti ad indagare. Se in Traces of sin era un giornalista, qui è un avvocato, anch'esso con problemi di identità legato al fatto di essere figlio di immigrati coreani, a sbrogliare la complicata matassa. L'incedere è lento, magari meno compatto di Traces of sin, tuttavia le risposte di Ishikawa non sono mai banali o superficiali e soprattutto lasciano un certo amaro in bocca. Un buon film.