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THE WHALE regia di Darren Aronofsky

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Filman     8 / 10  04/03/2023 16:03:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono alcune sbarre concettuali che un regista, per quanto barocco e visivamente provocatore, come Darren Aronofsky non può infrangere se ha a che fare con un tipo di film che non glielo permette. Ad esempio se il tipo di film è una trasposizione teatrale, ci si aspetta che la narrazione passi tutta dal montaggio, dalle recitazioni degli attori che entrano ed escono di scena e dalla location mono-ambientale. Se il film è inoltre di stampo drammatico e tratta temi piuttosto sentiti, perché sociali, non può schiodarsi troppo da terra ma deve invece interfacciarsi con lo spettatore.
THE WHALE è in questo senso il film più comune e normale del regista, ma soprattutto è il più terreno ed umano, cosa che può addirittura considerarsi un mezzo difetto se si pensa a quanto ultra-terreno sia capace di essere lo spirito dell'autore. L'opera rimane però un bellissimo dramma umano che tratta l'obesità, argomento tabù, diventandone punto di riferimento per i film futuri pur trattando tale tema collateralmente. Va inoltre menzionata tutta un'altra serie di cose che vengono discusse, proprie del cinema sociale americano, quali: provincia, povertà, sanità, alienazione, repressione sessuale, disagio giovanile e religiosità ingombrante.
L'aspect ratio 4:3, sempre più in voga, appare un'ottima soluzione per far risaltare ciò che è grande e ciò che è piccolo nello schermo.
Il ripudio per la carne, come materia putrescente distrutta dai segni del peccato, è un punto fermo del regista, così come l'idea, scalfita nel cinema contemporaneo, dell'autodistruzione del protagonista, artefice dei suoi stessi mali (qui aperto, tuttavia, al rifiuto del nichilismo).
Il regista non riesce invece a parlare del corpo mortale come gabbia per lo spirito, cosa che di solito fa, portando i suoi personaggi al burnout e liberandosi, più in generale, di qualunque dogma narrativo. Ma nell'ammirevole costanza qualitativa di questo autore, dei cambi di registro non possono essere considerati un male.