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MARITI E MOGLI regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  17/05/2013 17:02:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tremendamente profetico, quasi a suggerire ciò che irrimediabilmente sarebbe accaduto al sodalizio con la Farrow, il rapporto insoluto Lewis-Allen speculare a quello in Manhattan con la Hemingway o a quello con la nipote in 'Crimini e Misfatti' è la raffigurazione di Woody che nel rapporto con le donne, si riconosceva nel suo ruolo come maestro di vita, saggio erudito veicolo catechizzante mediante il quale condurre la fanciulla alla vita.

Il paradosso con la quale il fatalismo si dispiega caotico e ineluttabile aggiustando con pezze i buchi coniugali, aprendo sbocchi impossibili, innescato dal nucleo cinetico Pollock-Davis (uno meglio dell'altro) è sviluppato attraverso una regia insolita, meccanica e nervosa, prodromi avvertiti già in 'Ombre e e Nebbia', temi già visitati ma vuoi il contesto preambolo del periodo nero nella vita privata di Allen, vuoi un cast estremamente ispirato si pone in rilievo rispetto al periodo.