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CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA regia di George Clooney

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Fabio B.     7 / 10  08/05/2003 11:17:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film appare scorrevole, si segue facilmente, a tratti ironico, a tratti drammatico, in altri momenti sarcastico verso l'intera società. L'attore Rockwell (Barris) interpreta bene il ruolo del produttore televisivo che vive con la mente al di sopra della realtà. S'intravede in lui una doppia personalità: quella alla ricerca di fama e successo a tutti i costi, e quella che ha bisogno di uccidere. Un agente della Cia (G.Clooney) gli offre l'occasione di farlo legalmente (sembra siano state 33 le sue vittime). Oggi un tale individuo potremmo definirlo con disturbi dissociativi della personalità. Rifiuta ogni tipo di legame sentimentale, odia il matrimonio. Però, inconsciamente è proprio il vero amore quello che cerca e di cui ha bisogno. Tutto ciò è forse dovuto ai problemi che lui ha avuto sin da piccolo nella sua famiglia, dove non ha mai avuto nè trovato un ruolo. Quando era adolescente non riusciva a relazionarsi con gli altri e soprattutto con l'altro sesso. Nel film troviamo anche una riflessione sui prodotti televisivi che talvolta rasentano l'imbecillità. Dunque Barris fu solo un genio che intuì ciò che in quel momento gli spettatori volevano dalla televisione ("Il gioco delle coppie","La Corrida", ecc..), oppure solo un folle, megalomane ed egocentrico omicida? Non sapremo mai se le cose siano andate effettivamente come sono scritte nella "Biografia non autorizzata" di Chuck Barris, da cui è tratto il film, comunque a mio giudizio è una pellicola da vedere.