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TRUMAN CAPOTE: A SANGUE FREDDO regia di Bennett Miller

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Invia una mail all'autore del commento logical     4 / 10  20/02/2006 02:06:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Decido di vedere questo film perché la faccia untuosamente depravata di Philip Seymour Hoffman mi ispira. Ricordo qualcosa di Truman Capote classificato da qualche parte della memoria come scrittore di grande successo e titolista seduttivo (Musica per camaleonti, Colazione da Tiffany... ), mi ricordo anche qualche sua foto a Tangeri ma credo di confonderlo con altri come Paul Bowles, tutti grandi alcolisti autonomi e indipendenti. Speravo di imparare qualcosa, su di lui o su come si racconta una storia. Invece lo stereotipo più prevedibile si concretizza con l'aggravante di un doppiaggio che certamente riprodurrà fedelmente la sgocciolante e bavosa cadenza omosessuale che gli viene attribuita in originale, ma nemmeno Ugo Tognazzi avrebbe insistito tanto. Lento, monocorde, statico come un solitario che non viene, non prova nemmeno a trasformarsi in telefilm o a trovare qualche carattere che procuri interesse. Il racconto annega nella prevedibilità e il cinico senso di assenza che forse vorrebbe essere l'inedito punto di arrivo in realtà esplode in chi guarda già prima del primo tempo. Nei titoli finali il film ci avverte che Capote non riuscì più a finire un libro e che morì pochi anni più tardi per alcolismo: informazione per gli ancora svegli o presagio del regista?
maremare  20/02/2006 08:52:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei stato troppo severo. il film non è così noioso come dici.
Invia una mail all'autore del commento logical  20/02/2006 12:07:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sotituisco noioso con monocorde. L'icona gay sovrappeso dalla vocetta fessa è estenuante però.
maremare  21/02/2006 00:19:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
considera che è doppiato, una grave perdita la voce originale di quel mostro di bravura dell'attore dal cognome inpronunciabile..
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  23/02/2006 13:47:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho visto il film ma da quel che dicono l'ottimo Capote non faceva proprio nulla per nascondere le sue tendenze, a cominciare dalla vocetta stridula
maremare  23/02/2006 23:51:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma infatti nell'originale lui ha la vocetta stridula..
frine2  25/02/2006 03:08:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'aspetto untuoso ed equivoco di Philip Seymour Hoffman è stato costruito proprio per questo film. L'attore è delizioso in altre intepretazioni (ad esempio, "Magnolia", "La venticinquesima ora" , oppure "Flawless"). In "Flawless", Philip è una drag queen, bruttina e grassa, ma irresistibilmente simpatica: l'ambiguità sessuale è solo il pretesto per una lezione (non pesante, né fastidiosa) di reciproca tolleranza. Ne "La venticinquesima ora", l'attore interpreta un professore 'perdente', invaghito senza speranza di un'allieva , e destinato a confrontarsi con gli amici più carini, più ricchi, più fortunati con le donne....ma anche loro disgraziati. Insomma, Seymour Hoffman è un attore versatile...solo che stavolta il ruolo era davvero molto, troppo impegnativo.