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TRUMAN CAPOTE: A SANGUE FREDDO regia di Bennett Miller

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Moonlight     8½ / 10  20/02/2006 11:13:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono rimasta piacevolmente stupita da questo film. La storia ruota attorno al personaggio di Truman Capote, inventore di un nuovo genere letterario: la non fiction-novel ( o romanzo-documento). L'idea gli salta in testa un giorno per caso nel 1959, quando legge sul New York Times un articolo su una famiglia sterminata nella propria casa in Kansas. Partirà per recarsi sul posto assieme alla sua amica di infanzia (un'altra grande scrittrice: Nelle Harper Lee): egli vuole documentare il modo in cui una piccola cittadina reagisce ad un evento tanto drammatico, ma finisce per cercare di scoprire la scintilla che mette in moto la mente degli assassini e cosa si nasconde dietro un gesto così brutale come un omicidio. Ben presto si troverà legato da un rapporto particolare ad uno di loro, quello tra i due che sembra essere più fragile e tormentato. Nascerà "A sangue freddo", titolo che mette in evidenza la natura del delitto. Truman è uno scrittore sui generis; frequentatore di salotti e serate mondane, oltre all'ostentazione-quasi- della propria omosessualità, il suo cinismo in alcuni momenti del film mette quasi a disagio lo spettatore. Ottima la performance di Philip Seymour Hoffman. La voce del doppiatore di Truman può risultare fastidiosa ad alcuni, ma è giusto che sia così. Perchè il vero Truman parlava in quel modo. Ma c'è altro oltre alla strumentalizzazione di un caso poliziesco? La risposta l'avrete se andate a vedere il film :)