Aletheprince 7½ / 10 24/03/2008 22:26:03 » Rispondi Alle volte basta poco. Bastano piccole storie di ragazzi imbrigliate nei luccicanti e fuggevoli anni Ottanta, narrate con levità e delicatezza scevre da toni volgari e da cadute retoriche, per rappresentare, con tinte leggere ma autentiche di tenue e colorato pennello, un mondo che ci è appartenuto, con i suoi paradossi, i suoi mutevoli amori, le speranze presto volate via, le amicizie ed i sentimenti più sinceri. Scorrono lenti i fallimenti personali dei “grandi”, le tragedie quotidiane, le infedeltà e le dure vicissitudini quotidiane, facendo da contraltare alle peripezie del gruppo di adolescenti alle prese con la maturità, prova che, al di là della verifica numerica dei cinque anni di studio, segna la prima tappa verso una “presunta” età adulta, là dove di "adulti" verran fuori solo i grattacapi e le complicazioni della vita. Un buon film, con un juke box d’eccezione che fa da sottofondo alla storia, ed un brillante Faletti nei panni del professore s****to, burbero ma umano (fino a un certo punto però…!).