STAY - NEL LABIRINTO DELLA MENTE regia di Marc Forster

Immaginavo che, come in The others, o nel Sesto senso, alla fine venisse fuori che i ruoli erano invertiti, che magari il dottore fosse morto (idea suggerita in più momenti, ad esempio nell’incontro tra Ewan McGregor e la madre del ragazzo, o quando i due protagonisti parlano all’unisono, o quando al ragazzo inizia a sanguinare la testa per strada e viene inquadrato il sangue per terra ma dopo il cambio d’inquadratura si vede che a stare con i piedi nel sangue è il dottore… ), o magari qualcosa di più originale e che non mi sarei mai aspettata …..chissà. Cmq mi aspettavo delle spiegazioni nel finale.
E invece il finale mi ha piuttosto deluso. L’ho capito, ma mi è sembrata una presa in giro.

Concordo in questo aspetto con quanto detto da iljoe (15/05/2006).

Sarà sicuramente possibile che in alcuni casi un attimo dura un’eternità, che le percezioni sono distorte, chi può sapere in fin dei conti cosa succede nelle situazioni più estreme. Il tema della confusione tra reale ed irreale è molto interessante, ed è stato anche trattato molte volte nei film, anche se ogni film è un caso a se. Ma, nel complesso, personalmente, tutto il film mi aveva creato delle aspettative che poi non hanno trovato risposta nel finale.
Comunque rimane un bel film per tutti i motivi che ho detto all’inizio. Ma per quanto riguarda il voto non più di 6 1/2 per quanto mi riguarda.