Caio 7 / 10 29/09/2006 03:03:35 » Rispondi "4...5....3.o, cè anche un cinque e mezzo tra questi voti. Forse qualcuno che stava per lasciarsi andare! Sono questi i voti per la mia "compagnia? Che c'è, sono stata troppo poco "pulp" agli occhi di qualche voyeurista del web che si diverte a giocare a fare il critico cinematografico? O forse non vi è piaciuta la fotografia, troppo "patinata"? Eppure vi ho visto, lì, nella sala buia di un cinema, tra una risatina e l'altra con il vostro amichetto, lo sguardo intellettuale, i commenti severi verso il mio modo di camminare un pò troppo "dark lady" ..... e nei pantaloni una gran voglia di f.ottermi!!"
A parte gli scherzi, a me non è dispiaciuto affatto. Questo secondo capitolo di basic instinct è un viaggio introspettivo all'interno della mente dell'ultima dark lady del cinema...Catherine Tramell. L'assassina innamorata, la morte e l'amore, è questo contrasto continuamente in bilico nello sguardo di una donna che costituisce il fascino della vera dark lady....ella è come una dea, capace di leggere e scrivere il destino di un uomo prima ancora che esso accada, crudele e dispensatrice di morte quando non si crede in lei, quando non ci si lascia annegare nel suo profondo abisso di passione. In basic instinct risk addiction assistiamo alla messa in scena e allo svelamento del mistero che si cela nella mente di Catherine, così come Hannibal ci aveva guidato nella mente del dr. Lecter. Perdonatemi l'associazione (siamo chiaramente su altri livelli), ma Catherine Tramell non è poi così diversa da Lecter....miti del cinema che incarnano la follia e nello stesso tempo la "verità"...per questo inquietano. Lecter e Catherine sono pazzi e assassini, ma entrambi uccidono per uno scopo comune: l'uno per liberare il mondo da ciò che sciupa la bellezza (ricordate: Lecter non mangerebbe mai un violinista che si accorda divinamente con l'ochstra, ma il violinista che disturba l'armonia della melodia), l'altra per essere amata (Catherine uccide nell'atto in cui offre il proprio corpo, ma non avrebbe mai ucciso Nick o il dr.Andrew Glass mentre faceva l'amore con loro). Il suo male, il suo produrre il rischio, si manifesta nel momento in cui l'oggetto del suo desiderio non si fida di lei...non rischia tutto sè stesso in un amore che va oltre ogni alibi, INCONDIZIONATO AMORE AL DI LA DI OGNI DUBBIO. Basic Instinct 2, seppur sempliciotto nel suo raccontare i meccanismi di una storia intricata e non troppo interessante, segna il tentativo di Sharon Stone di immortalarsi attraverso il personaggio di Cathrine in quanto ultima femme fatale del cinema, incarnazione estrema di quel mistero infinito che le grandi dive del passato celavano in sè. Per questo mi piace.
Caio 29/09/2006 19:15:23 » Rispondi ops...ho scritto voyeurista invece di voyeur...pardon