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BRADO regia di Kim Rossi Stuart

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Mauro@Lanari     5 / 10  24/02/2023 04:29:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il cinema essenziale, semplice, asciutto di Clint Eastwood, esplicitamente citato nel film, non è lontano. Per nulla proprio" (Gabriele Niola). Senonché a Rossi Stuart il western frega zero, al terzo film da regista, tratto dal suo racconto "La lotta" contenuto nella raccolta "Le guarigioni" che "La Nave di Teseo" gl'ha pubblicato nel gennaio 2019, la sua unica fissa è quella d'un Edipo parossisticamente indie e con lui a recitare la parte di Laio, un padre tormentato, burbero, fragile, schietto, egoista, testardo, rude, aspro, duro, spigoloso, scorbutico, collerico, rabbioso. Clint ha sempre gestito la vena romantica senza mai temere i momenti sentimentali, mentre Kim doma i suoi bradi fantasmi esistenziali e cinematografici (Robert Redford, Kevin Costner, Robert Duvall) con lo scarso coraggio d'"un po' di malinconia rarefatta, la decadenza degl'anni, le tensioni morali" (Adriano De Grandis). "In questo caso chiunque sia avvezzo alla materia sa dove si andrà a parare con grande anticipo" (Raffaele Meale). Un "melodramma prevedibile" (Ilaria Falcone).