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TRIANGLE OF SADNESS regia di Ruben Östlund

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Manticora     8½ / 10  12/11/2022 16:22:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E il terzo film di Ostlund che vedo, dopo The square e forza maggiore e devo dire che ancora una volta il regista svedese raggiunge l'obbiettivo narrativo che si era prefissato. Abituato ad analizzare e mettere alla berlina la società borghese, la morale, l'ipocrisia e la stupidità umana Ostlund non cerca scorciatoie. A costo di risultare un pò noioso usa le metafore per criticare in tutta la sua interezza la società, ovviamente non cerca di risultare elegante, modaiolo e soprattutto ruffiano. Le mezze misure non esistono a quanto pare, in un intervista ha detto che trova i ricchi volgari, immorali e decadenti, al di là delle etichette non è certo un regista che cerca di arruffianarsi il pubblico anzi, per certi versi se ne frega. La storia della crociera dei ricchi dove i due modelli giovani e finto spensierati si trovano a convivere è semplicemente l'emblema della società capitalistica imperante. L'ossessione sono i soldi, farne il più possibile, senza rimorso, ma la cosa assurda è che oltre a questo i ricchi non sanno fare niente. La vita quotidiana è un continuo ricorrere alla servitù, che è lì solo in virtù che VIENE PAGATA PER SERVIRE,ASCOLTARE E ALL'OCCORRENZA INTRATTENERE I RICCHI. Tutto questo per far credere a questi ultimi di come sono generosi, umani e soprattutto superiori ai poveri, che vorrebbero diventare come loro. Eppure basta un naufragio per spazzare via le differenze, senza soldi conta quello che uno sa fare, e i ricchi ovviamente sanno fare ben poco con le proprie mani. Il personaggio di Abigail è in questo senso perfettamente calato nel nuovo contesto,altro che matriarcato....
Comunque il film ovviamente lo vedranno in pochissimi, spero che come anche per the square con il tempo arrivi a raggiungere i suoi spettatori.