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NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE (2022) regia di Edward Berger

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Carloxxx     8 / 10  29/11/2022 23:55:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso negarlo, sono letteralmente affasciato dalle pellicole di guerra, fin da bambino, ho visto bene o male tutti i film di quel genere, che valeva la pena guardare. Sono partito da ,Salvate il soldato Ryan, e poi via altro sangue nelle giungle del Vietnam con "We were soldiers",o nelle profondità degli oceani con "Das Boot"; in un altra epoca, o in un altro contesto, ma con la stesso identico tema: "la guerra".
Ogni film, che ho potuto guardare aveva una propria intima narrazione, un proprio linguaggio filmico ,nel raccontare qualcosa di realmente accaduto, e ognuno si contraddistingueva dall'altro. Spielberg con i suoni e con quelle immagini crude ma realistiche nel rappresentare l'orrore, oppure Malick: "la sottile linea rossa", un viaggio introspettivo nel soldato alla ricerca del senso delle sue azioni, come uccidere un altro essere umano senza un vero perché.
Di tutte le epoche nella quale si sono combattute le battaglie più cruenti, senza dubbio la prima guerra mondiale rimane storicamente, la più celebre.
La guerra perfetta, un meccanismo di morte ben collaudato, dove l'uomo inteso come essere umano con una propria coscienza, non esiste più; è soltanto quella carne da cannone e mitragliatrici, che la guerra reclama.
Ogni cosa è sacrificato per un bene più grande chiamato patria; la guerra esige che anche le uniformi; rattoppate alla meno peggio, siano riassegnate al prossimo giovane nel fior fiore dei suoi anni, ignaro di tutto.
Li vediamo prima arruolati nella scuola, arringati dalla classe dei docenti che infervorano i loro animi già indottrinati al culto dell'onore e della difesa della patria. Poi li vediamo al fronte, confrontarsi con tutto quello che non pensavano fosse la guerra. Infine anche negli ultimi giorni del conflitto, quando tutto sembra finito, le persone continuano a morire lo stesso, sotto il comando di generali ottusi, arroganti e miopi di fronte all'inutilità dei loro metodi, aumentando l'impressione di futilità.
Premetto che anni fa ,lessi il libro di Erich Maria Remarque, e mi piacque particolarmente; non ricordando tutti i particolari del libro, ma ho ritenuto il film allo stesso modo valido. Lo scenario, i vestiti, le scenografie, gli effetti speciali e così via sono tutti ai massimi livelli. L'attacco di fanteria contro i nidi di mitragliatrici risalta in tutta la sua brutalità. Sentirsi freddo, essere bagnati, circondati dal fango ed essere sporchi è incredibilmente realistico, per far sentire lo spettatore dentro alla trincea. Le musiche di sottofondo non sono in tutti i frangenti azzeccatissime, ma stiamo parlando di inezie.
Nella pellicola a differenza del libro, i personaggi sono un po' sterili, ovvero poco caratterizzati; instaurare una relazione significativa tra lo spettatore e i personaggi è quasi impossibile.
Il regista dal mio punto di vista,volutamente si discosta dal libro, proprio perchè le continue battaglie non danno il tempo allo spettatore di empatizzare con qualcuno; a mala pena in tutto l'arco della durata del film sappiamo qualcosa del protagonista principale(Felix Kammerer veramente bravo),cosa prova,le sue paure ecc ecc...
Nella pellicola si percepisce anche un senso di accusa, rivolto alla classe politica in generale:in tutte le epoche,sempre protratto testardamente guerre per proprio tornaconto personale.
Al termine della visione rimane comunque la sensazione di aver assistito ad un'opera importante: tecnicamente ineccepibile, un po' meno la parte della sceneggiatura e dialoghi.
Niente di nuovo sul fronte occidentale non fa pesare minimamente la sua durata, lascia lo spettatore per due ore e mezza perennemente con un costante senso di angoscia: l'amarezza nel pensare che queste tragedie sono realmente accadute e che forse qualcosa si poteva evitare.