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BOILING POINT - IL DISASTRO E' SERVITO regia di Philip Barantini

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Invia una mail all'autore del commento williamdollace     8½ / 10  31/03/2023 19:53:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cammina claudicante, farfugliando frasi al telefono o a una segreteria telefonica, scuse, perdoni, palle, non so cosa sto facendo, davvero. Poi entra in un vicolo e in un ristorante, è uno chef rinomato alle prese con una serata da overbooking. La camera lo segue (il film è un unico piano sequenza con la mdp affidata a Matthew Lewis), essa stessa personaggio che si muove fra i tavoli, negli angoli della cucina, sulle mani che tagliano e affettano, fuori insieme al lavapiatti e alla spazzatura per poi rientrare, riagganciarsi, d'attore in attore. Gli avvenimenti esterni precipitano e non ci sono urla motivazionali sull'andrà tutto bene perché da quel momento in poi tutti sono soli, in cui il bagno è un confessionale da pianto simultaneo, da singhiozzo d'aiuto, per poi rimettersi in sesto e mettersi la faccia maschera migliore, il cliente ha sempre ragione, ci deve essere qualcuno che ha sempre torto e che quindi è sempre incazz.ato, in ginocchio. Le cose precipitano, altre telefonate, preghiere alcoliche, la vita dentro e fuori il ristorante captiamo stia deflagrando, per mancate presenze e onnipresenze altrove, debiti, dipendenze, coincidenze, fino a quando la camera in movimento si ferma, fissa, a ricongiungerci con l'inevitabile.