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BUSSANO ALLA PORTA regia di M. Night Shyamalan

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Mauro@Lanari     5 / 10  28/04/2023 19:55:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il disaster movie vorrebbe distinguersi dal cinema apocalittico ignorando che il temine/concetto d'Apocalisse nasce nella tradizione ebraicocristiana per indicare la fine del mondo com'evento planetario non rovinoso ma salvico, prerequisito per l'avvento del regno divino e messianico. In teologese: l'escatologia come soteriologia. Invece "nell'immaginario cinematografico, come in quello comune, la parola 'apocalisse' evoca più distruzione che guarigione, più catastrofe che salvezza, cosicché quest'ultima assume, per lo più, l'aspetto di puro scampo. La sussistenza del mondo 'così com'è', che per la speranza apocalittica era apparsa un'inaccettabile forma di rassegnazione, rischia, ora, di apparire conseguimento supremo. Quanto all'inizio sembrava poco, alla fine appare molto" (Piero Stefani, "L'Apocalisse", il Mulino, 2008, p. 118: https://www.mulino.it/isbn/9788815124340). L'home invasion fideistica di Shyamalan non fa eccezione, anzi v'aggiunge i Quattro Cavalieri e il rito sacrifical-espiatorio cristologico, perciò non induce affatto a riflettere e io ho esaurito le scorte di popcorn.
Mauro@Lanari  28/04/2023 21:53:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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Il disaster movie vorrebbe distinguersi dal cinema apocalittico ignorando che il temine/concetto d'Apocalisse nasce nella tradizione ebraicocristiana per indicare la fine del mondo com'evento cosmico non rovinoso ma salvifico, prerequisito per l'avvento del regno divino e messianico. In teologese: l'escatologia come soteriologia. Invece "nell'immaginario cinematografico, come in quello comune, la parola 'apocalisse' evoca più distruzione che guarigione, più catastrofe che salvezza, cosicché quest'ultima assume, per lo più, l'aspetto di puro scampo. La sussistenza del mondo 'così com'è', che per la speranza apocalittica era apparsa un'inaccettabile forma di rassegnazione, rischia, ora, di apparire conseguimento supremo. Quanto all'inizio sembrava poco, alla fine appare molto" (Piero Stefani, "L'Apocalisse", il Mulino, 2008, p. 118: https://www.mulino.it/isbn/9788815124340). L'home invasion fideistica di Shyamalan non fa eccezione, anzi v'aggiunge i Quattro Cavalieri e il rito sacrifical-espiatorio cristologico, perciò non induce affatto a riflettere e io ho esaurito le scorte di popcorn.