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LA LOCANDA DELLA SESTA FELICITA' regia di Mark Robson

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antoniuccio     9½ / 10  31/01/2006 20:37:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film appartiene ad una categoria mista tra avventura, romanzo, storia, eccetera, eccetera, ed è un esempio di come avrebbero dovuto essere tutte le missioni cristiane. E' infatti con l'esempio che si dimostra quanto vale un vero cristiano, i sacrifici che è disposto a fare e i pericoli che corre senza nessuna esitazione pur di salvare vite umane.
Notevole è lo scontrarsi tra due civiltà , quella europea e quella cinese, con le relative stridenti divergenze.
Il bendaggio dei piedi delle bambine, la pena di morte nella pubblica piazza - "Non che l'impiccagione in Inghilterra sia edificante, ma è la nostra legge" - che viene rispettata dalle missionarie ospiti in quel paese.
Al di là di qualche romanticheria che potrà essere disturbante per qualcuno, il film è di una sensibilità e delicatezza davvero disarmante.
Jan-Ai, l'amica della gente (in cinese significa "Amore di vero cuore"), superbamente interpretata da una Ingrid Bergman riconciliata da due anni con Hollywood che la incoronò doppiamente con l'Oscar e con la corona di Granduchessa Nicolaevna, ci tocca il cuore dal primo momento. Dal rifiuto dell'Ente delle missioni perché "non qualificata", alle difficoltà per l'acquisto del biglietto della Transiberiana, al rischio di essere licenziata dal misero posto di cameriera che aveva trovato. Con quella valigia nel quale aveva riposto tutto il suo mondo, Gladys attraversa l'Asia, penetra la Grande Muraglia, irrompe nel palazzo del mandarino e conquista tutti: il mandarino stesso, i cinesi, i bambini, l'amore e gli spettatori.
"Si ricorda di me? Mi chiamavo Gladys Aylward, quella che non era qualificata....".