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THE FABELMANS regia di Steven Spielberg

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     5½ / 10  22/01/2023 19:32:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' con enorme dispiacere che commento questo film, perché non si dà mai a cuor leggero un'insufficienza a Spielberg. Però a malincuore devo ammettere che con questo film non ha proprio centrato il bersaglio. O perlomeno non l'ha fatto secondo i parametri che di solito mi colpiscono quando guardo un film.

Allora tanto per cominciare questo mi è sembrato proprio un film scritto male. Ma proprio male, dallo svolgimento ai dialoghi: ed è stano, perché l'ha scritto assieme a Tony Kushner che non è esattamente un ragazzino alle prime armi. Partiamo dai dialoghi: suonano tutti, tutti fasulli, finti, posticci, a partire dalla prima scena in cui i genitori di Sammy gli spiegano cos'è il cinema: momento super cringe, come si dice oggi, con Dano e Williams che sembrano due testimonial di una pubblicità scadente anni '80 della 20th century fox. E purtroppo continua così tutto il tempo, forse condizionando anche le prove attoriali (ma ci arriviamo). Dialoghi così finti e artefatti incidono drammaticamente sulla possibilità per il pubblico di empatizzare coi personaggi, che sembrano perennemente delle macchiette.

Ma la cosa peggiore riguardo la sceneggiatura è proprio nell'intreccio, che è sempre fuori fuoco e incoerente: si parte dal fascino di Sammy per il cinema, e devo dire che la cosa funziona (dialoghi a parte): bello vedere la passione del bambino per il controllo sulla realtà dato dal riprenderla. Poi però Sammy cresce e la famiglia si trasferisce a Phoenix, e per un po' non succede letteralmente niente. Sammy gira qualcosa, la famiglia ride e scherza, fino al picnic più irritante mai portato su schermo. E a quel punto, primo cambio di registro: l'attenzione passa alla



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Che per carità, ci starebbe pure come evento di rottura, solo che fino a quel momento la nostra empatia verso i personaggi in questione, e soprattutto verso

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER rasentava lo zero, perché quello che ci interessava era vedere lo sviluppo di Sammy.

Cambio di scena e si vola in California, dove non si parla quasi più della passione di Sammy per il cinema, momentaneamente abbandonata, e per circa mezz'ora (mezz'ora!) il film diventa la classica, abusata, vista e stravista storiella di emarginazione e bullismo nei licei americani. Ci sono TUTTI gli elementi del caso: ragazzo popolare che gioca a football e fa lo str0nzo, fidanzato con la ragazza popolare che poi lo molla, redenzione, ecc. Paro paro la prima stagione di Stranger Things, tanto per dirne una, che però perlomeno era dichiaratamente citazionista (e che comunque costruisce molto meglio il personaggio del bullo, che qui invece è di carta velina).

Alla fine torna prepotentemente il talento registico di Sammy, col video della gita al mare che sarebbe pue una buona trovata se non fosse, anche quello, troppo lungo. Ma arrivati a quel punto la pazienza è già abbondantemente finita, anche a causa della sottotrama sulla madre di cui veramente non fega niente a nessuno.

Per fortuna, quando il film si avvia alla conclusione, arriva il cameo di Lynch (che interpreta John Ford) a dare un senso alla visione del film: 1 minuto di cinema immenso, in cui Spielberg fa vedere di cosa è capace. Quella scena è semplicemente magnifica, e insegna che se veramente hai qualcosa da dire, qualcosa di sincero e forte, ti basta un minuto per farlo da di0, non serve martoriare il pubblico per quasi 3 ore.

Venendo agli attori: WIlliams e Dano senza dubbio alla peggiore prova della carriera.
Michelle Williams, perennemente sopra le righe, sembra un cartone animato e non trasmette mai la sua inquietudine: prova assolutamente monocorde e piatta pure nei suoi eccessi. E parliamo di un'attrice che ha una gamma espressiva notevolissima (aveva caratterizzato da di0 i suoi personaggi femminili sia in Marilyn che in Manchester by the Sea, per dirne due).
Idem Paul Dano: recita per tutto il film con un sorrisetto ebete stampato in faccia, senza mai essere in grado di impartire una direzione o una caratterizzazione forte al suo personaggio, che in realtà si prestava a mille sfaccettature, anche più di quelle della Williams. Non lo aiuta nemmeno la fisicità da bambino cresciuto: probabilmente non era il suo ruolo.
Bavo LaBelle, imbarazzante come al solito Seth Rogen. Sul serio, non capisco cosa ci faccia in questo film.

Ciò detto, la regia di Spielberg è comunque splendida, perché lui resta uno dei migliori con una mdp in mano; e proprio per questo motivo va giudicato con ancor più severità: se a toppare è una pippa non puoi farci niente, ma se è uno dei più bravi non puoi passarci sopra con la stessa leggerezza. Vabbe' dai andrà meglio la prossima.
adrmb  22/01/2023 21:17:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nooooooooooooooooooooooo
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/01/2023 21:49:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh, purtroppo sì... Ma tu l'hai visto? Ti è piaciuto?
adrmb  22/01/2023 22:02:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
yes, Spielberg mi piace senza farmi impazzire e questo l'ho messo tra i suoi film migliori ahah
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  15/03/2023 09:07:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stavolta sono in parte d'accordo, una visione troppo elegiaca (ma noiosa) nell'insieme di una storia ben confezionata, ma che stride con la magia che vorrebbe evocare. Anche se salverei la seconda parte, con meno riserve