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C.R.A.Z.Y. regia di Jean-Marc Vallée

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frangipani79     10 / 10  03/09/2006 02:50:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Presentato alla scorsa edizione del Festival di Venezia, nelle cosiddette Giornate degli autori, C.R.A.Z.Y. si sta facendo largo nei cinema di tutto il mondo grazie ad un tam tam planetario. Le analogie con La meglio Gioventù, almeno io credo, sono tante. Con questo non voglio affatto dire che plagi o emuli. Entrambi raccontano la saga di una famiglia dagli anni '60 fino ai giorni nostri o qui fino agli anni '80; non sono pochi quelli che ne La Meglio Gioventù hanno interpretato il comportamento di Matteo (Boni) come quello di un omosessuale e l'omosessualità ricorre anche in C.R.A.Z.Y.; La colonna sonora è importante in entrambi i film e cambia come cambiano i tempi che racconta. Nicola (Lo Cascio) compie un viaggio in Norvegia, Zac in Terrasanta, per scoprire se stesso. Le riunioni familiari di Natale, il valore della famiglia. L'amicizia difficile tra fratelli.

Eppure C.R.A.Z.Y. ha una sua identità. E lo dico pensando che sia anche La Meglio Gioventù un capolavoro.
C.R.A.Z.Y. affronta il tema del rapporto padre-figlio in situazioni che tutti potremmo aver vissuto. La famiglia Beaulieu non è agiata, è numerosa. ognuno ha delle peculiarità, sì, ma non si cade mai nell'errore di glorificarle o "usarle" per produrre compassione o "salvare" buchi nella sceneggiatura. L'omosessualità è trattata in modo garbato e rispettoso, senza però chiudere gli occhi sugli stereotipi connessi;

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Ma è sul tema dell'accettazione che il film dà i suoi frutti migliori. Il padre non è affatto uno squilibrato (molti film sfruttano questo espediente per estremizzare gli astii familiari), difende i suoi valori. Il figlio lo capisce perfettamente, ma deve lottare contro la sua natura. Però entrambi si vogliono bene e lo sanno.

La narrazione scorre fluida, ti emoziona, ti coinvolge, ti fa sognare con la sua colonna sonora, da Patsy Cline, di cui Crazy è la hit più famosa, a David Bowie, dai Pink Floyd a Donizetti. Le due ore abbondanti non stancano mai, la regia è classica nei punti giusti, ma anche innovativa quando serve (durante i buchi temporali o le esterne). Gli attori, tutti, sembrano nati per recitare quelle parti. Bravissimi i genitori, ottimi tutti i ragazzi. Non a caso C.R.A.Z.Y. ha vinto il Grifone d'Oro al Festival Internazionale Giffoni 2006.

Capolavoro.