Mauro@Lanari 5 / 10 09/03/2023 10:31:46 » Rispondi L'elefante era già posto al centro simbolico d'Hollywood in "Good Morning Babilonia", fratelli Taviani '87, uno dei loro film meno riusciti. Non ho idea di come Chazelle potesse credersi accattivante col dramma d'una manciata di protagonisti e d'un periodo storico dop'averli tratteggiati per la prima metà dei 189 minuti come "putridi e putrescenti" (Roberto Manassero). Coprofilia e urofilia nostalgiche? Voleva evocare l'inarrestabile declino d'un'epoca depravata e oltraggiosa bypassando la magia dell'identificazione con chiunque v'avesse preso parte? Monologo rassicurante: "L'arte è per sempre". Allora perché farsi coinvolgere dal tragico destino degl'attori? Rimpallando fra immortalità e crepuscolarità, eternità e caducità, si passa da una contraddizione all'altra in un'irrisolta ambivalenza. Una virtuosistica ode al cinema in sala quant'i registi citati (Kubrick, Spielberg, Cameron, ecc.), e se ha clamorosamente floppato nel suo intento, un motivo ci sarà e ipotizzo che l'autoreferenziale indulgenza metacinematografica attrae sì e no qualche cinefilo, il "come" sarà pure mirabolante mentr'il "cosa" lascia indifferenti ed estenua. https://www.cineforum.it/voti/film/Babylon https://www.sentieriselvaggi.it/babylon-di-damien-chazelle/