elio91 8 / 10 22/11/2009 12:10:43 » Rispondi Bellissimo film che affronta in modo originale un argomento per me disumano e universalmente delicato. Alan Parker,regista esperto,imprime al film una veste da thriller che ti tiene incollato allo schermo fino alla fine senza imprimere alcun giudizio sulla vicenda che racconta ma semplicemente mostrandocela per quel che è,anche se nel finale è chiaro che si esce spiazzati. Allora un film che parla del tema della pena di morte diventa qualcos'altro. Molto belle le musiche e specialmente quelli che considero 3 mostri sacri in ordine di bravura: Spacey,Linney,Winslet. Ci sono alcune cose che si potevano evitare (mi sembra di aver visto mille volte un uomo al volante con un cappello che spia) ma per il resto il film ha alcune sequenze fantastiche e il finale è incredibilmente frenetico e interessante. Life of David Gale è stato un fiasco alla sua uscita in America,forse anche perché,come dichiarato da Parker stesso,era un periodo difficile per l'America e per accettare delle critiche. Molti dicono che il tema della pena di morte diventa un boomerang nel finale,io credo che non sia assolutamente cosi. Nello spoliler inserisco due pezzi di un intervista a Parker all'uscita del film,dove dichiara chiaramente le sue intenzioni quando ha girato il film.
Penso anch’io che il finale del film sia molto forte e che gli spettatori all’uscita dalle sale cinematografiche possano rimanere emotivamente coinvolti. A dire il vero quel che mi interessa di più è che ne discutano, perché sarebbe assurdo pretendere di cambiare il modo di pensare delle persone su un certo argomento ma almeno posso cercare di stimolare le loro riflessioni. Ovviamente le impressioni e le opinioni su questo tipo di film dipendono molto dalla visione politica di ognuno e dall’approccio con queste realtà. Questo non è un film che parla solo della pena di morte, ma tocca anche altri aspetti, come la volontà di sacrificare se stessi per la causa di altri e il ruolo degli attivisti politici, che spesso arrivano a scelte estreme pur di difendere i propri ideali, quindi non penso di essere andato fuori tema.
Personalmente sono assolutamente contrario alla pena di morte ma molti sono a favore, diciamo un 50% circa, sia negli Stati Uniti che in Europa. Quel che mi preoccupa di più è invece che nel mio paese ad essere favorevoli alla pena di morte siano soprattutto i giovani.
Dei 38 stati degli Stati Uniti che ancora oggi eseguono le condanne a morte, non tutti le eseguono nei confronti dei criminali giovani. Lo fanno in Texas ed in Virginia sui 17enni e nei confronti di coloro che sono mentalmente disturbati. Penso che questa situazione, in qualsiasi società civile ci si trovi e a prescindere della personale posizione rispetto alla pena di morte, sia inaccettabile.