The bitter end 8 / 10 08/10/2023 13:27:06 » Rispondi Può sembrare un luogo comune, ma questo "Beau ha paura" non è decisamente un film per tutti. Parliamo di cinema artistico, un dramma surrealista lungo ben 3 ore e totalmente incentrato sul perenne stato d'ansietà e le profonde insicurezze di cui è vittima Beau nonchè il suo rapporto con la narcisistica madre, vera radice dei suoi traumi.
Personalmente l'ho amato e gli assegno un voto piuttosto alto non solo perché è realizzato molto bene ma anche perché mi sono rispecchiato totalmente nel protagonista e la sua lotta interiore. La gran parte delle scene mi hanno portato a riflessioni serie ed interne, anche quelle all'apparenza più stupide e ridicole di tutto il film
Mi riferisco ovviamente della scena dell'attico col mostro a forma di pene. Quel mostro credo si tratti di una manifestazione del padre di Beau nella mente dell'uomo. Poiché Beau non sa nulla di lui, il genitore è stato semplicemente ridotto a un pene che la madre ha usato per fare un figlio. Non dimentichiamo che lei è estremamente narcisistica, non vuole rischiare che Beau si affezioni a qualcun altro, nemmeno a un ricordo. L'unica certezza che il protagonista ha è che suo padre è "entrato" nella madre di Beau per procrearlo...
Voto alto dunque ma, detto ciò, comprendo i voti negativi dato che io stesso ad esempio ho aspettato l'uscita del DVD perché penso che ormai nel 2023 essere costretti a stare seduti su una poltrona per 3 ore di fila per questo tipo di cinema sia sostanzialmente sequestro di persona e tortura. Non sono stupito sia stato un grosso flop al botteghino ed è probabile che ora A24 dopo aver accontentato e prodotto questo progetto sentito e fortemente voluto da Aster gli chieda di tornare al cinema horror, genere che tanto ha dato a lui e alla casa di produzione grazie ai primi due lungometraggi.