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DISCO BOY regia di Giacomo Abbruzzese

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Thorondir     6½ / 10  09/03/2023 16:57:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Opera prima decisamente particolare per Giacomo Abbruzzese. Questa coproduzione europea è un film sulla scelta e le conseguenze e le disillusioni che la accompagnano. Il voler cambiare pagina per una vita diversa (e pensata come migliore) che invece cozza con la brutalità della realtà. Abbruzzese mette a contrasto una scelta egoista ed una altruista: chi vuole arruolarsi nella legione straniera francese per farsi una nuova vita, chi mette a disposizione la propria per un'idea di giustizia che abbraccia una comunità. E tutto il film è fatto di contrasti e di momenti (si potrebbe anche dire che è un film "contrastante"): si alternano scene dove predomina una fotografia fredda e una messa in scena minimale a improvvise esplosioni di colori e suoni. La progressiva presa di coscienza del proprio ruolo finisce per confondere i piani di Alex (e dello spettatore) in un'opera che prova a ragionare, con un approccio altamente simbolico, sull'empatia e il capovolgimento dei punti di vista (non a caso torna l'occhio come elemento di riconoscimento). È un film interessante, forse incompiuto, forse manca un po' di sostanza nel suo astrattismo e nel suo simbolismo, forse si indugia troppo sulla colonna sonora di Vitalic, ma quello di Abbruzzese è un nome che andrà tenuto d'occhio per gli anni a venire.