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QUINTO POTERE regia di Sidney Lumet

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RDN92     9 / 10  21/03/2014 13:25:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un assolutamente film visionario, oggi terribilmente attuale. La scena che più di ogni altra spiega cinicamente come funziona il mondo odierno è quella tra Beale e il capo del Network, Jenkins. "Il mondo è un business, un'insieme di corporazioni da quando l'uomo è uscito dal magma". Parole, purtroppo, sante. Parole perfettamente incarnate nella figura della Dunaway, fredda, robotica manager di successo che cerca la scalata sociale attraverso programmi di facili ratings, che attiri il pubblico con discorsi fomentati dal contenuto profondo, ma chiaramente illusorio. La sua vita non è che questo. Lei è della "generazione della televisione" come spiega Holden. E cos'è Beale? Beale non è altro che la marionetta in mano ai potenti, crede di poter cambiare il mondo con i suoi monologhi, di poter essere realmente la voce di un profeta che parla ai suoi discepoli, ma è solo l'incosciente fruitore di una filosofia sballata manovrata dai grandi capitalisti per incrementare gli introiti. Perché? perché lui parla alla televisione. La televisione è il mezzo più diretto per parlare al grande pubblico, fornire news, una panoramica sul mondo, ma soprattutto condizionare le emozioni e le opinioni degli ascoltatori a proprio piacimento. Ma che succede quando le tue opinioni non vengono più ascoltate, quando diventi noioso e ridondante, quando non rispecchi il format del tuo Network? vieni spietatamente eliminato. Diventi un peso e uno spreco di denaro. Puoi esprimere la tua rabbia quanto vuoi per attirare l'attenzione, ma arriva decisamente il momento in cui nulla si può contro chi ha i mezzi giusti per poterti cancellare. Da questo punto di vista trovo molto brutale il finale, i capi che decidono di uccidere Beale pur di toglierselo davanti e risolvere la questione degli ascolti in calo. Verosimile? inverosimile? Chi può dirlo. Si è capaci di tutto quando girano grandi somme. Lumet arriva al punto in queste scene, mostrare la poca umanità di questo business. Niente emozioni, solo affari. Spietato consumo. Un'altra scena che voglio sottolineare è il monologo di Beale all'interno del suo nuovo spazio televisivo, in cui sbatte in faccia alla gente la dura verità: "Noi siamo l'illusione, voi la realtà". Ma non è così. Come proseguirà, è la televisione a dirci come dobbiamo vivere.