Mauro@Lanari 6 / 10 30/06/2023 18:09:53 » Rispondi Forse la mia prima sufficienza a Brizzi. Ho un debole per chi affronta la problematicità di Chronos schivando filosofemi privi di proposte costruttiv'e con umiltà si limit'a mostrare il devastante caos che provoca in noi soggetti desideranti. Il reboot del film d'Amurri, qui a 64 anni al fianco del regista in fase di sceneggiatura, dimostra quant'un plot di ferro sia difficile da rovinare: la storia di Marco Marinelli è un evergreen che necessitava d'essere svecchiato dal surrealismo pozzettiano, perciò vengono aggiunti 3 coetanei, unica significativa differenza con l'originale, e il cast d'insieme trasmette bene lo scarto fra gl'aneliti e la loro realizzazione che non produce l'auspicato soddisfacimento, al che tanto vale tornare al punto di partenza in attesa d'idee più concret'e sensate. Nei vincoli espliciti del film garbato, simpatico e ben ritmato, le vicende raccontat'e il loro intreccio funzionano e suscitano la piacevole sorpresa d'un impatto emotivo non indifferente: briosa la parte imberbe, dolente quell'adulta. Neo: nell'aggornamento rispetto alla favola dell'87 suona gratuito l'inserimento forzato dell'omosessualità.
Mauro@Lanari 23/10/2023 00:37:26 » Rispondi Rivisto: 5 Ho un debole per chi affronta la problematicità di Chronos schivando filosofemi privi di proposte costruttiv'e con umiltà si limit'a mostrare il devastante caos che provoca in noi soggetti desideranti, però il reboot del film d'Amurri, qui a 64 anni al fianco del regista in fase di sceneggiatura, è deturpato da un'atroce direzione del cast.