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RITORNO A SEOUL regia di Davy Chou

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Thorondir     8 / 10  08/05/2023 18:08:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film contemporaneo se ce ne fosse uno: Freddie è francese, parla inglese ma ha radici coreane. È tentata e allo stesso tempo contrastata nella volontà di conoscere i suoi due genitori biologici. Va in Corea e scopre una società e una cultura diverse: prova a scardinarle, rifiuta un familismo che non riconosce eppure capisce di essere più Freddie allo stesso tempo, di non poter recidere se stessa, di non poter costruite in avanti senza conoscere i passi indietro, di voler assaporare, sentire, percepire (fin da subito la vediamo chiedere le cuffie ad una sconosciuta per ascoltare musica coreana, carpire quella che arriva dal piano di sopra, rifare sesso con un ragazzo coreano in mancanza della certezza di averlo già fatto).

È un lucido affresco sull'esistenza liquida e multipla dei giovani nella contemporaneità dispera e senza confini, del loro mutare ed evolversi come tutti gli esseri umani, dell'importanza della lingua come fattore identitario ma anche come puro elemento di comunicabilità. Ed è un film che dosa momenti ironicamente rivoluzionari ad altri emotivamente molto forti, che gestisce una fotografia sempre diversa a sottolineare gli stati d'animo della protagonista (una grandiosa Park Ji-min), che mescola musica e stati d'animo, sensazioni esteriori e implosioni interiori in un racconto toccante e realistico dell'oggi.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  21/05/2023 01:23:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido in pieno, film molto bello