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ANATOMIA DI UNA CADUTA regia di Justine Triet

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Thorondir     8 / 10  06/11/2023 14:14:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dietro il giallo del film della Triet c'è la progressiva fine di un matrimonio, una delle grandi crisi della borghesia occidentale già sviscerata in moltissimi film degli ultimi anni. E però, se il tema potrebbe sembrare inflazionato, è la capacità della Triet di renderlo cinematograficamente interessante che non è scontato: nel ritmo della pellicola, nella descrizione dei personaggi, nei rapporti interpersonali volutamente tracciati con ambiguità viene costruito un film di accumulazioni, di flashback improvvisi me incastonati ottimamente nel fluire del film, di trovate riuscite (splendida la sequenza del "doppiaggio" del figlio sulle parole del padre in flashback, un modo intelligente di rendere la memoria acustica in mancanza di quella visiva). E sebbene il film duri due ore e mezza e si prenda lunghi momenti dialogici, il ritmo è quello di un giallo che vola via e che riesce nell'intento tutt'altro che banale di non spiegarci i personaggi, di non mostrarceli veramente, di abbozzarli in tutta la loro ambiguità, nelle loro fragilità represse. Ne risultano quadri irrisolti, funzionali alla narrazione. Un film ottimamente costruito, girato con uno stile volutamente "basic" a tallonare volti e mosse dei personaggi e recitato da attori perfettamente in parte (su tutti, Sandra Huller).