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JESUS REVOLUTION regia di Jon Erwin, Brent McCorkle

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Mauro@Lanari     4½ / 10  16/07/2023 07:15:46 » Rispondi
Una mezza verità è una mezza bugia, ed è il caso di questo film. La copertina di "Time" dell'8 aprile 1966 pretendeva, con un titolo a effetto ("Is God Dead?", https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/a/a8/Is_God_Dead.jpg; https://content.time.com/time/covers/0,16641,19660408,00.html) e con inaccettabili semplificazioni, d'essere più lungimirante di Nietzsche, che veniva incluso fra i capostipiti della "teologia della morte di Dio". Nulla di più falso: il filosofo di Röcken era perfettamente consapevole dell'intrascendibilità antropologica dell'"homo spiritualis", perciò, dopo aver distrutto il Dio cristiano a cominciare dall'aforisma 125 de "La Gaia scienza", s'affrettò a rimpiazzarlo con lo zoroastrismo. Idem il weberiano "disincanto del mondo" ("Entzauberung der Welt", 1919), riferito sempre al cristianesimo e all'Europa del Nord anche se invece (fra)intesi eurocentricamente come fossero il teismo e l'intero Occidente. Il dibattito su secolarizzazione e secolarismo fra Löwith, Blumenberg e Pannenberg aumentò la confusione. L'unica certezza era che fosse in atto un processo di scristianizzazione: chiese sempre più vuote e sempre meno battezzati, praticanti, vocazioni. Il 12 gennaio '59 ("Acta Apostolicae Sedis" 51, p. 832: https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-51-1959-ocr.pdf) e poi il Natale del '61 (costituzione apostolica "Humanae Salutis", penultimo punto: https://www.vatican.va/content/john-xxiii/it/apost_constitutions/1961/documents/hf_j-xxiii_apc_19611225_humanae-salutis.html), Giovanni XIII pregò che s'effondesse una "nuova Pentecoste" sul convocato Concilio Vaticano II ("Divine Spiritus, qui, a Patre missus in nomine Iesu, praesens ades Ecclesiae eamque infallibiliter moderaris, super Oecumenicum Concilium plenitudinem munerum tuorum, quaesumus, benignus effunde"), la cui prima sessione si tenne l'11 ottobre '62. Nessuno può garantire che la supplica papale abbia avuto effetto, però è certo che una "seconda Pentecoste" ci fu davvero, tanto fra i pentecostali evangelici con un cosiddetto "risveglio spirituale" quanto fra i cattolici con gli eventi passati alla storia come la nascita del movimento carismatico nel febbraio '67 a Duquesne. Gli Erwin brothers sono una costola dei Kendrick brothers (il fratello minore Jon è stato il regista della loro seconda unità) e lasciano supporre di voler raccontare con una fiction un po' documentarista la "terza ondata neopentecostale", ossia ciò che sempre il "Time" nella copertina del 21 giugno 1971 definì "The Jesus Revolution" (https://content.time.com/time/covers/0,16641,19710621,00.html). Pure stavolta il magazine fu semplicistico nel titolo e negli articoli: dalla generica euforia iniziale ("Gesù Cristo è ancora vivo in mezzo a noi come duemila anni fa in Palestina"), si svilupparono delle aspettative sempre più precise e accurate. Secondo le stime dei sociologi della religione, oltre 600 milioni di cristiani tornarono a essere praticanti poiché per il 2000 s'attendevano il passaggio dall'"Agnello immolato" (il Crocifisso) al "Leone di Giuda" (la parusia gloriosa). Quando il giro di millennio giunse senza l'auspicato Avvento, entramb'i movimenti scomparvero e oggi è un'impresa trovare anche solo qualcuno che s'ostini a sperare: il processo di scristianizzazione è più avanzato che mai. Questo però non interessa agli Erwin brothers che anzi cercano di far credere esattamente il contrario.