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ASTEROID CITY regia di Wes Anderson

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  04/10/2023 00:50:21 » Rispondi
Considero Anderson uno dei grandi Visionari del nostro tempo, ho adorato I Tenenbaum, Moonrise Kingdom, Budapest Hotel, pure L'Isola dei cani etc. pertanto non sono uno che non conosce e apprezza la stilosita' visiva e tecnica dell'autore, che non sapeva cosa aspettarsi. Ma già le sue ultime creature mi erano sembrate puri esercizi di stile, con attori (qui davvero importanti) utilizzati male o semplicemente al servizio del modo di fare cinema del regista, che nonostante molti pareri favorevoli della critica mostra la corda da un po'. Immagino che tra i numerosi spettatori che hanno affollato la Sala, a vedere uno che abbandona il sedile 15' prima della fine qualcuno avrà pensato che di Anderson so poco o nulla. Io so. So che il film sembra durare una vita, ed è un ennesimo esercizio di stile che si compiace del suo manierismo Camp. In quella dead zone basta poco per pensare a Tom of Finland, anche se è un genere lontanissimo dai fumetti Queer. A parte l'esilarante discesa in campo (terra!?) dell'Alieno da cartoonist, il film è di una noia mortale, e i numerosi attori di fama sprecati per uno Spottone sul cinema di Anderson. Lo spunto poteva essere interessante cfr. Una sorta di Dottor Stranamore Pop, ma non basta. Il tutto intervallato, fra l'altro, da terribili country songs. Insomma no non ci siamo, speriamo nei tre Corti, ma adesso Anderson corre il rischio di piegarsi a un'abitudine, un Porto sicuro, che non ha più il mio consenso. Rivoglio i boy-scout di Moonrise Kingdom, e i papà in tuta da ginnastica e i treni indiani (Darjeeling)