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IL GIORNO DELLA CIVETTA regia di Damiano Damiani

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  16/07/2010 14:52:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dall’omonimo e famoso romanzo di Leonardo Sciascia,riadattato in alcune parti, un valido film sui malesseri della Sicilia e sul cancro della criminalità organizzata,quella che incute timore e cuce le bocche.L’omertà,ovvero quel malcostume sfociante in un muro di silenzio difficilissimo da abbattere per le forze dell’ordine, costrette a fare i conti con organizzazioni troppo potenti per lasciare che i suoi pezzi da novanta finiscano facilmente incastrati.
Un’ efferata esecuzione smuove le acque di una sonnecchiante cittadina della provincia sicula,da una parte i mandanti mafiosi,capeggiati da Don Mariano,dall’altra i carabinieri del capitano Bellodi.
Una lotta dal sapore antico,con i due sfidanti determinati a battersi attraverso un gioco psicologico in cui ognuno muove le sue pedine al fine di indurre l’altro in errore.La terrazza di casa del boss che fronteggia il balcone della caserma rende ancora più epico lo scontro,con le parti in causa pronte a pungolarsi e sfidarsi come in un vecchio film western.La necessità di rispettare l’onore è un punto cardine della pellicola,questo può intervenire in favore o meno di ogni individuo,lo sanno bene i due contendenti,pronti a battersi rispettando le regole di un codice non scritto.
Molto dialogato con qualche passaggio leggermente faticoso “Il giorno della civetta” è un gradevole esempio di poliziesco impegnato.La regia di Damiani è sempre molto tempestiva, adatta a riportare uno spaccato realistico calato in una realtà sociale molto chiusa e diffidente.Il regista riesce a non disperdere il senso critico presente nel romanzo e si avvale di un cast di prim’ordine all’interno del quale sono i comprimari ,oltre la bellezza di Claudia Cardinale,a svettare.