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IL GIORNO DELLA CIVETTA regia di Damiano Damiani

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Terry Malloy     7 / 10  26/03/2012 22:33:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non viene mai chiarito (nel libro come nel film) il significato del titolo di questo famosissimo prodotto dell'Italia del secolo scorso (una citazione da Shakespeare). Ma se ne intuisce bene il senso. È un po' come tutto ciò che succede nel film. Tutto si sa, ma non si dice mai apertamente. È una tecnica retorica formidabile, una tecnica retorica che sancisce la vita e la morte.
Purtroppo, un bel film come quello di Damiani fa parte di quella categoria cinematografica di film che verranno sempre confrontati con l'opera letteraria. Il testo di Sciascia è infatti probabilmente molto più famoso. Non sono un fanatico delle gerarchie e dei podi, anzi. Tendo a non giudicare mai la bontà di un film in base a quella del romanzo da cui è tratto. Posso sicuramente dire che la straordinaria opera sciasciana mi è piaciuta di più e ammetto che mi risulta molto difficile scindere i due prodotti. Ma posso anche dire che il Bellodi di Franco Nero, la Nicolosi di Claudia Cardinale e soprattutto il Don Mariano di Cobb sono volti indimenticabili del cinema italiano. Il film è un pezzo ineludibile del nostro cinema, un'opera da vedere, un monumento da museo.