Boromir 7 / 10 24/09/2023 00:27:22 » Rispondi Basterebbero i primi venti minuti – un lungo e sapiente accumulo di dettagli visivi e sonori che cesellano la tensione attraverso il montaggio – per capire che ci troviamo in un universo filmico lontano anni luce da un John Wick qualsiasi. Michael Fassbender si conferma uno degli interpreti dell'imperscrutabilità per eccellenza, e il film che lo vede sicario senza nome gelido e felino si distingue per minimalismo e precisione clinica. Tratto da una serie a fumetti The Killer di Matz e Luc Jacamon, il ritorno di David Fincher al thriller forse non carica di testosterone come ci si potrebbe immaginare, né aggiunge reale sostanza alla filmografia del regista (dopo Se7en e Zodiac, che altro si può dire di più e meglio sul tema?), ma riesce a creare suspense e a virare al sanguinolento quando (e quanto) necessario, depurando la narrazione di inutili appesantimenti emotivi. Alle atmosfere già torbide del film – divinamente sposate alle musiche di Trent Reznor e dei The Smiths – non è estraneo pure l'utilizzo ambiguo dei product placement, che convertono la più canonica struttura videoludica in scalata della catena alimentare, dai bassifondi agli ambienti fastosi di corporazioni che dettano le regole e i limiti del gusto e del nuovo stile di vita americano. Non lontano (anche se non superiore) agli acuti del regista americano.