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THE KILLER (2023) regia di David Fincher

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stratoZ     6½ / 10  13/11/2023 16:02:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Dal nuovo Fincher con interpreti che ritengo d'altissimo livello come Fassbender e la Swinton mi aspettavo parecchio di più, anche dopo i primi splendidi venti minuti le mie aspettative erano più alte, invece purtroppo il film al momento della cosiddetta svolta prende una piega troppo convenzionale, il soggetto in questione, quello del killer che dopo il fallimento di una missione gli vengono voltate le spalle dalla stessa organizzazione per cui lavora, con conseguente vendetta è un modello già visto e rivisto, più tipico dello spionaggio e del poliziesco magari, oppure del caper movie con i banditi che tradiscono il protagonista e lui cercherà la sua vendetta, insomma purtroppo il film deve portarsi questa palla al piede di avere fondamentalmente un soggetto e la conseguente sceneggiatura troppo inflazionati, devo ammettere, per essere anche riduttivo ma non voglio mettere a paragone i prodotti in questione, che mi ha dato un po' di "film con Liam Neeson" vibes, col protagonista contro tutti che pian piano scala la piramide fino ad arrivare al capo per la resa dei conti, e fondamentalmente lo fa con gli stessi metodi perché non riesce ad inventarsi nulla di nuovo.

Ecco dopo essere stato un po' cattivo sull'aspetto narrativo questa è la parte in cui ammetto la grandezza della messa in scena, che è quella che mi permette di dare un voto che alla fine è positivo, ho già citato i primi venti minuti, con le descrizioni minuziose del killer, una regia molto ispirata e lì di forte dinamismo che riesce ad ottenere un crescendo di tensione che arriva al culmine prima dello sparo, allo stesso tempo tramite altri dettagli tra cui il voice over del protagonista infarcito di dialoghi nichilisti riesce a tratteggiare la personalità fredda, spietata e professionale del killer, e qui Fassbender è grande, poco da dire, anche nei silenzi, nei gesti minuziosi alla ricerca di una maniacale perfezione per la riuscita del piano, ma in fondo il fallimento della missione mostra come anche un killer così preciso è comunque un umano.

Nel resto del film il ritmo rallenta, ma penso sia un bene, quantomeno nell'esecuzione degli omicidi non si assiste ai soliti cliché di questa tipologia di film, mi vengono in mente scene di massa in cui il protagonista se la cava per miracolo o robe simili, quanto invece Fincher preferisce lasciare comunque spazio alle potenziali vittime per dettare le loro motivazioni, esponendo spesso qualche dialogo interessante sulla professionalità, gli interessi, le gerarchie di quel mondo, arrivando al confronto col personaggio interpretato dalla Swinton che ritengo un momento di alta recitazione tra due giganti del cinema contemporaneo.

Validissima anche la fotografia, fredda come il carattere di cui mostra le gesta, prevalentemente notturna e con quelle sfumature di verdognolo un po' futuriste un po' da luci di metropoli che ormai vengono interpretate come dessero un segno d'alienazione.

Anche la colonna sonora è niente male, tra i pezzi diegetici, come quelli degli Smiths tanto amati dal protagonista, scelta non casuale e un elegante accompagnamento per i momenti clou.

Alla fine non si può dire che The Killer sia confezionato male, anzi, ma purtroppo Fincher - di certo non da questo film ma da anni - viaggia su binari sicuri, pur con una regia solida non rischia mai narrativamente e probabilmente accontenta un po' troppo la produzione Netflix e un po' troppo poco la sua arte.