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LA TERRA regia di Sergio Rubini

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gerardo     5 / 10  26/02/2006 18:09:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ebbene sì, ecco l'ultimo, solito film di Sergio Rubini. Si dice che un regista faccia sempre lo stesso film; Rubini lo fa in maniera spudorata e mediocre.
La terra del titolo è la proprietà al centro della disputa tra fratelli, fulcro della storia, o meglio, uno dei motivi da cui si dipana la trama sempre piuttosto scialba e debole di quest'ennesima cartolina pro-Apulia.
Inutile soffermarsi sull'intreccio pseudo giallo, o noir - per chi preferisca vedere cotanta grazia -, che sta su con lo sputo e che lascia veramente poco.
I personaggi sono così inconsistenti da vagare per le assolate terre salentine con apparente mancanza di senso: le beghe familiari legate alla vendita della “terra” appaiono più che altro uno sfondo all’illustrazione macchiettistica di personaggi tipicamente alla Rubini, cioè folkloristicamente pugliesi, di una Puglia da vendere alla BIT insieme al (o ai) Negramaro e al Primitivo di Manduria, folkloristica come, d’altronde, la malavita - i delinquenti o i mafiosetti di paese - che Rubini spesso rappresenta nei suoi film. Anche qui Bentivoglio appare vagamente spaesato, non tanto per il ruolo che recita, ovvero dell’emigrato che ritorna dal nord “alieno” e ripulito al paese d’origine ostile nella sua famiglia malmessa, ma piuttosto per la povertà della trama. Gli altri personaggi non hanno sostanza. Claudia Gerini è imbarazzante, ma forse non è solo colpa sua. Un’altra biondina sconosciuta (Giovanna Di Rauso) portata alla ribalta con delle belle quanto inutili – per il film – tet.te al vento e un corpo da urlo. Il personaggio di Solfrizzi pare si siano dimenticati di completarlo…
Per il resto, paesaggi e suggestioni folkloristiche salentini – come le processioni pasquali – dal sapore trendy poco funzionali alla storia, ma molto ruffiani per stuzzicare il palato radical-chic settentrionale: promozione turistica in attesa della Notte della Taranta ediz. 2006.
Happy end da depressione.

Prodotto furbo, ma decisamente mediocre.
gerardo  26/02/2006 19:41:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cfr. commento: "alieno e ripulito" si riferiscono all'emigrato interpretato da F. Bentivoglio.

...

PS: scommetto che questo film sarà recensito da Peucezia... :)
Invia una mail all'autore del commento maremare  26/02/2006 23:17:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
così come io ci avrei scommesso che tu saresti stato uno dei primi a commentarlo e a dargli un voto insufficente.
cos'è la conferma del detto 'nemo profeta in patria'?
gerardo  27/02/2006 12:21:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono andato alla presentazione barese con tutto il clan appulo della produzione perché ho avuto l'invito da un amico di Rubini. Forse non avrei mai pagato per vederlo.
Non credo che il detto "nemo profeta in patria" sia sempre da confermare: qualche anno fa Piva ha fatto un film straordinario che è Lacapagira, sicuramente macchiettistico, ma almeno non "turistico".
Personalmente non ce l'ho con Rubini (anzi, mi è capitato spesso di trovarmi sui suoi set, persino nel mio paese, o di leggere in anteprima le sue sceneggiature, di assistere ai casting, ecc.), ma non mi piace il cinema che fa.

Da un po' di anni, dalle mie parti, per quel senso di frustrato campanilismo (più che altro), si sono inventati la storia della nascita del cinema pugliese, dopo che qualcuno ha scoperto nuovi scenari a basso costo, o perché nel frattempo la Puglia, le sue tradizioni, il Salento soprattutto, con la pizzica e la taranta, sono diventate molto trendy in particolar modo da Roma in su e turisticamente parlando tirano parecchio. Ma è tutto folklore svuotato di senso antropologico reale e ridotto a mera rappresentazione più o meno borghese per turisti. Ovvero, stereotipizzazione di elementi arcaici della cultura e dell'ambiente pugliese.
Il cinema (come pure la musica) ha assoribito tutto questo sistema di valori riportandone poi la sua vacuità. Magari basta poco, una processione o una manifestazione religiosa, un po' di magia e di superstizione, una pizzica, un paesaggio assolato con degli ulivi e pietra calcarea, un centro storico carino, qualche bella spiaggia e il gioco è fatto, soprattutto se esaltato da un fotografia curata. A me, però, sa di operazione furbesca e ruffiana, niente di più. D'altronde questo è un discorso chiaro che fanno gli stessi diretti interessati (registi e produttori): 'sta roba tira e loro la sfruttano per lavorare, per far soldi; poi nelle interviste e nelle presentazioni dei film si può anche parlare d'altro e trovare alle storie rappresentate significati particolari e blablabla. Caz.zate per vendere il prodotto.
Eppure si potrebbero tirar fuori delle cose straordinarie dalla Puglia: basterebbe decontestualizzare il territorio e le sue risorse umane, ambientali e culturali per mettere su opere decenti. Ma ci vuole coraggio e un po' di sana fantasia.
martina74  27/02/2006 12:24:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Personalmente non ce l'ho con Rubini (anzi, mi è capitato spesso di trovarmi sui suoi set, persino nel mio paese, o di leggere in anteprima le sue sceneggiature, di assistere ai casting, ecc.), ma non mi piace il cinema che fa."

Anche "Mio cognato"?
gerardo  27/02/2006 12:29:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Mio cognato" è un film di Piva, che non mi è piaciuto granché...
martina74  27/02/2006 12:57:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uh, pensavo fosse di Rubini. Comunque non piacque un granchè nemmeno a me... a prescindere dal fatto che ci ho capito davvero poco, causa il mio essere polentona!
gerardo  27/02/2006 13:14:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Martina, non è il tuo essere polentona la causa dei tuoi mali... :))) :P [ma io ti adoro proprio perché sei così...] :P
In realtà, se non ricordo male, c'era poco da "capire" (non offenderti, non mi rifersico a te: immagino che ci sia anche un problema linguistico di mezzo). "Mio cognato" era praticamente il remake de "Il sorpasso", in salsa pasticciata barese.
Non era male la rappresentazione decadente della città e dei suoi abitanti, a parte certe figure un po' stereotipate, ma la storia era povera e prevedibile e Rubini insopportabile nella sua recitazione ridondante, col suo personaggio "sovraccarico".
martina74  27/02/2006 13:16:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo dire che trovai anche Lo Cascio un po' fuori posto.

[tu mi adori gerà? allora lo vedi che la cosa è reciproca? (rif.)] ;))
gerardo  27/02/2006 15:05:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era così fuori luogo che a un certo punto del film uno dei personaggi loschi gli si rivolge in un tono arrogante tipicamente barese e gli chiede: Ma tu non si d Bar? [trad.: Ma tu non sei di Bari?] Ecco, quello mi è sembrato un momento di autocoscienza critica da parte di Piva...

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InSaNITy  03/09/2007 16:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senti gerardo, io sono salentina; ora, è vero che la pizzica e il folklore delle mie parti sono diventate particolarmente "trendy", ad alto rischio di s*******mento direi, però ti assicuro che la musica popolare non è mai stata accantonata e poi "come per magia" riscoperta. I gruppi che la suonano alle sagre e alle feste ci sono da anni, e lo fanno per passione e non per altro; se la pizzica è diventato un fenomeno commerciale, questo è stato un fortunato caso, merito della magia indiscutibile che sprigiona questa musica e questa tradizione; i pochi turisti che si avventuravano fino al tacco d'Italia ne rimanevano affascinati e da lì è nato il "passaparola". Voglio dire, di sicuro non è stata un'invenzione creata a tavolino per attirare turisti, ma è avvenuto il processo opposto. Adesso sì, si rischia di svuotare tutto ciò del suo significato..però..quando io vedo su un palco una leggenda vivente come Uccio Aloisi che fa ballare come dannati persone di tutte le età e di tutt'Italia, sinceramente non riesco ad arricciare il naso come fai tu; e per quanto io sappia, una cosa del genere avviene solo qui.
Invia una mail all'autore del commento maremare  28/02/2006 00:48:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mmm.. a me 'l'amore ritorna' (da te stroncato) non era dispiaciuto.
rubini non lo trovo tanto ruffiano.. forse più narcisista, ombelicale, con quel bisogno di autocura attraverso il mezzo cinematografico.

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gerardo  28/02/2006 13:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro MM, certi film si fanno per contratto "a pacchetto" con le maggiori case di produzione (che ora sono quasi sempre coincidenti con quelle di distribuzione): 5 film ogni tot di anni, ecc. Come succede per Muccino, Ozpetek, Placido o Salvatores. La qualità diventa relativa e questo lo sanno benissimo anche gli stessi registi (ammesso che abbiano un minimo di coscienza). Almeno me lo auguro per Salvatores, che cerca sempre d'inseguire un'autorialità "trendy", ma di scarso rilievo contenutistico. Il cinema di Rubini è un omologo di quello di Salvatores.
Tutti questi loro film si basano su ricette ormai consolidate (non a caso sembrano un po' tutti uguali): minimalismi quotidiani banalotti con approfondimento zero, personaggi e figure stereotipati, clichés linguistici, territoriali ed estetici, regie e fotografie accattivanti ma poco significative, quando non stucchevoli e fini a se stesse. Ovvero cinema ruffiano con storie e personaggi in cui ci si "ritrova", banalmente, appunto. Io ho un'altra idea di cinema.


Invia una mail all'autore del commento maremare  28/02/2006 21:21:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e faccela vedè..

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gerardo  01/03/2006 00:10:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vuoi essere il mio produttore? :)
Invia una mail all'autore del commento maremare  01/03/2006 11:14:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
aspè che passo la tua pratica a paul
gerardo  01/03/2006 14:38:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
seee! buonanotte!... :))
Invia una mail all'autore del commento maremare  28/02/2006 21:24:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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gerardo  01/03/2006 00:08:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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martina74  27/02/2006 12:22:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so ancora se lo vedrò, ma visto che tiri in ballo i radical-chic settentrionali, se andrò già pregusto un'altra diatriba à la QVB... eheheh! :P
gerardo  27/02/2006 12:28:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sto già sfregando le mani... :)
martina74  09/05/2007 19:01:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
a distanza di mesi, gerry, non fregarti le mani: La terra fa ******.
Parola di radical chic settentrionale. ;)

Seguirà commento.
gerardo  30/05/2007 20:21:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Seguirà commento."

Io t'avevo avvisata...
janelobster  03/03/2006 23:33:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ho appena letto la 'recensione' di gerardo. ho visto oggi il film. è pazzesco come mi stia capitando sempre più spesso di assistere a dei film che, sul momento, mi sembra che mi piacciano ma che, appena finiscono, mi lasciano un senso di vuoto e non mi resta niente. non è questo il caso, già 'durante' mi stava abbandonando o ero io che non seguivo più. sottoscrivo, quindi, e ho apprezzato molto il tuo parere. di mio aggiungo che sono rimasta impietrita dall'espressione perennemente sconvolta, o meglio, indecifrabile, di Fabrizio Bentivoglio. Rubini mangiafuoco era veramente un po' troppo sopra le righe e poi e poi e poi...boh, che tristezza
gerardo  04/03/2006 21:04:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mhm... Pare che andiamo d'accordo sui film... :))
viagem  27/02/2006 09:57:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dài, le tettine non erano male Gerardo, su!
Comunque ti capisco, quando fanno i film di zone che ti appartengono è sempre così.
Senti un po', ma quella spiaggia...tu che sai...'ndo sta'?
gerardo  27/02/2006 12:26:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E io che ho detto?!

...

Non so dove sia quella spiaggia: forse nella zona di Torre Guaceto, tra Ostuni e Brindisi, o sulla costa leccese (tra Torre dell'Orso e Otranto), oppure sullo Jonio (Ugento, S.Caterina, Porto Selvaggio, Porto Cesareo, fin quasi sotto Taranto). Non saprei dire: nel Salento ci sono molte torri d'avvistamento e molte spiegge come quelle del film.
InSaNITy  05/09/2007 00:04:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Torre Guaceto, e il bagno si può fare eccome. Solo che quest'estate qualche mafioso del caz.zo ci ha messo fuoco, come è buona usanza da queste parti.