Goldust 6 / 10 08/10/2015 14:36:43 » Rispondi Primo film di Rubini che vedo, l'ho trovato interessante in alcuni aspetti - proprio a livello tecnico di regia e di direzione degli attori - ed un pò arruffone in altri. La storia abbraccia il sempre classico tema degli affetti e delle origini, facendo perno sullo smarrito senso di appartenenza di una famiglia ormai logorata da debiti, incomprensioni e ripicche. La struttura a thriller scelta dal regista mette in fila bellezze paesaggistiche pugliesi mai celebrate a sufficienza ( bellissime le scene ambientate nei vicoli paesani e durante la processione religiosa ) ed alcune sfumature gialle meno riuscite, dove la ricerca del colpevole di un omicidio trasforma i toni dal grottesco della commedia al drammatico del thriller appunto. E' proprio la chiusa del giallo però che non funziona e che mortifica indirettamente il resto di un impianto già balbettante dal punto di vista del ritmo.
l'accordo finale con cui Luigi evita la galera a Mario, autore materiale dell'omicidio, è ingiusto poichè prevede un sacrificio per tutti i fratelli ( Aldo perde la masseria, Michele la gestione di una parte del mobilificio, Luigi rinuncia alla casa in paese ) tranne che per Mario stesso. Senza parlare poi dell'esilità del movente.
Rubini si ritaglia il ruolo sgradevole del boss usuraio, ed è bravissimo; Bentivoglio invece è fin troppo sotto le righe, quasi apatico. Belle musiche di Pino Donaggio, più adatte però al tono scanzonato della prima parte.