Boromir 6½ / 10 20/11/2023 18:16:53 » Rispondi L'esordio alla regia di Paola Cortellesi (anche co-sceneggiatrice e attrice protagonista) imbastisce un'ibridazione tra commedia all'italiana classica e reminiscenze neorealiste con un intento preciso: declinare il tema dell'emancipazione femminile, inserendola nel contesto politicamente transitorio del Dopoguerra. La patinata fotografia in bianco e nero, l'utilizzo "inventivo" della musica nelle scene di violenza domestica, e l'efficacia di sketch comici ben supportati da un cast convincente (su tutti il manesco e fatuo Mastandrea) sono le migliori cartucce a disposizione di un lungometraggio che, tuttavia, non rinuncia ad ammaliare il pubblico con un didascalismo a tratti urlato, invalidante per le pretese di profondità seppur efficace sul piano di una più epidermica empatia.
themoover 22/12/2023 10:44:48 » Rispondi L'uso della musica durante scene di violenza non è innovativo, si usa nel cinema orientale dagli anni 80.
Boromir 16/01/2024 22:09:37 » Rispondi Infatti ho scritto "inventivo" (tra virgolette), non "innovativo" :)