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IL SUO NOME E' TSOTSI regia di Gavin Hood

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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade     7 / 10  05/04/2006 17:30:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avrei preferito una sceneggiatura molto più complessa per un background sociale così distante dal mio. Non mi basta vedere gli occhi seppur profondi del protagonista ed assistere ad una storia dall'evolversi un po' fiabesco. I caratteria mio avviso non sono molto studiati e le interazioni comunicative sono improvvisate. Il rapporto tra Tsotsi e la donna-balia è troppo veloce e superficiale il rapporto tra gli amici della gang rimane acerbo , e necessiterebbe maggiore approfondimento,soprattutto in vista del fratricidio imminente.
Suggestivo comunque nel complesso anche grazie alla fotografia,alla colonna sonora e alla crudezza di alcune scene non stemperate dall'esteriorità occidentale. Un po' sopravvalutato