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IL SUO NOME E' TSOTSI regia di Gavin Hood

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Pink Floyd     7½ / 10  16/07/2007 15:21:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nei degradati sobborghi di una Johannesburg in cui il terrore imposto dalla criminalità regna incontrastato e i soprusi sono continui si snoda la storia di Tsotsi, giovane killer dal futuro già segnato.
Tuttavia nel suo destino da malavitoso si frapporrà una figura: un indifeso e tenerissimo neonato.
Il giovane rapirà il piccolo e grazie a lui pian piano ripercorrerà la sua infanzia negata dandogli sempre più amore; amore che non ha mai ricevuto, che sfocerà presto in vera e propria possessività (he's mine, don't forget it!).

Supportata da una buona fotografia del paesaggi del Sud Africa e accompagnata da una colonna sonora cattiva e pungente, la pellicola risulta di discreto valore, nonostante la troppo rapida conversione del giovane Tsotsi da criminale a padre provetto.

Da incorniciare la scena finale dell'arresto , in cui tutte le paure innadatesi nell'adolescente si sfogano in un abbraccio tenero e amaro alla piccola ignara vittima, in un tragitto di redenzione duro e doloroso.

Piacevole sorpresa Presley Chweneyagae così come il resto del cast e di tutta la produzione targata Bafana.
Da incoraggiare.