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NAPOLEON (2023) regia di Ridley Scott

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76mm     6½ / 10  30/11/2023 15:09:15 » Rispondi
Probabilmente qualcuno dopo la visione di questo film rimpiangerà quello che avrebbe potuto fare Kubrick con un soggetto del genere, dalle suggestioni potenzialmente illimitate.
Ma Ridley Scott non è Kubrick e fortunatamente non cerca profondità e sfumature che non sono nelle sue corde, girando il film con stile totalmente proprio.
Il risultato è un robusto colossal d'intrattenimento, che non annoia mai nonostante la durata e anzi fa rimpiangere che non duri di più visto che salta a piedi pari tappe fondamentali della vita del generale francese e ne sintetizza eccessivamente altre (già si parla di una director's cut di minutaggio indefinito).
Sulle inesattezze storiche, delle quali personalmente non mi sarei mai accorto se non se ne fosse parlato così tanto, capisco che possano dare fastidio ai puristi ma secondo me in alcuni casi ci possono stare e sono anzi funzionali alla narrazione.
Ad esempio se è pur vero che Napoleone non poteva essere presente alla decapitazione di Maria Antonietta, è altrettanto vero che quella scena assume un forte carattere simbolico, sintetizzando con poche immagini il virtuale passaggio di consegne fra monarchia e repubblica, così come il bombardamento delle piramidi risolve il discorso della campagna d'Egitto con una sola potente immagine, seppur storicamente inattendibile, evitando ulteriori lungaggini che avrebbero portato il film ad una durata spropositata.
Per quanto mi riguarda ben vengano questi lampi di visionarietà, anche a discapito dell'attendibilità filologica…Scott non ha voluto girare un documentario, ma la SUA versione della vita e delle gesta di un grande e controverso personaggio storico, e secondo me ha anche avuto ragione quando ha risposto di farsi una vita a chi si è messo a fare le pulci su questa o quella incongruenza.
Quello che invece mi ha lasciato un po' perplesso, se vogliamo parlare di fatti storici, è di aver completamente tralasciato l'enorme importanza del Napoleone politico e la portata epocale delle sue riforme, considerando che il suo codice è stato, come noto, modello e precursore dell'attuale legislazione civile di mezzo mondo.
Non so se questo aspetto verrà recuperato nella director's (dubito), ma così come viene rappresentato nella versione per le sale egli viene fondamentalmente visto solo come un ambizioso militare assetato di potere (nel pubblico) e come un piccolo ometto insicuro sempre bisognoso di una sottana a cui aggrapparsi (nel privato), svilendone così l'indubbia importanza e non permettendo di capire appieno il motivo per cui, nonostante tutte le controversie, sia tuttora considerato uno dei personaggi fondamentali della storia contemporanea.
Scott, da par suo, recupera alla grande nelle suggestive e spettacolari sequenze di battaglia (in particolare quella di Austerlitz), mentre l'interpretazione di Phoenix penso che non verrà ricordata come una delle sue migliori performance (non è che reciti male, ma fondamentalmente ha due espressioni, con la feluca e senza).
Coinvolgente, spettacolare e superficiale, così come ci si poteva facilmente attendere da cotanto regista, chiude idealmente il discorso aperto dallo stesso Scott 45 anni fa con il suo film d'esordio (I Duellanti), che riusciva paradossalmente a dire molto di più sulle contraddizioni dell'era napoleonica di quanto non faccia questo Napoleon, pur non mostrando mai direttamente il generale di origini corse.