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SELVAGGIO E' IL VENTO regia di George Cukor

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atticus     7 / 10  02/06/2011 00:05:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo un'attesa lunga una vita, oggi finalmente raitre ha trasmesso questo film da me tanto agognato. Me lo sono gustato ma in fondo mi ha deluso.
Non c'è nulla di realmente originale, è un classico melodramma col classico triangolo e il più falso dei lieti fine che ci si potesse attendere. Meglio la prima parte, con la presentazione dello straneamento casalingo della protagonista appena arrivata in America dall'Italia (in questo senso, il doppiaggio fa i salti mortali per risultare credibile), della seconda, più costruita su facili archetipi sentimentali.
L'ossessione necrofila di Gino, sublimata nel personaggio di Gioia, non viene mai indagata; la passione tra Gioia e Pietro esplode e si blocca senza troppe sottigliezze; tutto è decisamente artificioso e superficiale.
L'ambientazione agreste mal si addice ad un regista abituato di solito a ben altre atmosfere glamour (e a copioni più raffinati), tuttavia Cukor fa il possibile per restituire quella vena selvaggia a cui ogni elemento sembra riportare.
Neanche la Magnani è al suo meglio (nonostante la nomination all'Oscar, il David e l'Orso a Berlino) in quello che è il peggiore dei suoi tre film americani: ben inteso, per me Nannarella è sempre -la più- grande, ma stavolta sembra calcare troppo il 'suo' stereotipo recitativo di donna indomabile. E' storia la sua esecuzione di "Scapricciatiello", resta il fatto che per me Anna riusciva a trovare una dimensione ideale più in patria, e che all'estero le sue performance (estere) trovavano riscontri favorevoli solo perché un'attrice simile non esisteva da nesun altra parte del mondo. Lei stessa dichiarò di ritenersi insoddisfatta della resa finale di "Selvaggio è il vento", lo giudicò esagerato e stereotipato, confessando di aver accettato di girarlo per la stima che aveva verso Cukor ed Anthony Quinn.
Forse negli anni ho un pò troppo idealizzato questo film, che è dignitoso, ben fatto, appassionante e nulla più.