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PARE PARECCHIO PARIGI regia di Leonardo Pieraccioni

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stratoZ     4½ / 10  19/01/2024 12:53:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Robina praticamente, che dal momento in cui ho finito la visione ho iniziato a dimenticare, "Pare parecchio Parigi" è un film piatto, senza mordente, retorico e banalotto, accompagnato da una comicità irrilevante.

Pieraccioni porta su schermo un'opera ispirata liberamente ad una storia vera, di questa famiglia che per realizzare l'ultimo desiderio del padre simula un viaggio a Parigi, in realtà non uscendo mai dal maneggio, bene io penso sia un soggetto interessante comunque con un buon potenziale e che poteva tranquillamente giocare con la percezione, con i significati metartistici, insomma un po' come faceva Weir in Truman show se vogliamo - è anche citato esplicitamente nel film - e porre anche qualche interrogativo sulla morte e sul vissuto, e invece no, Pieraccioni deve accontentare il pubblico, non è neanche colpa sua, è soltanto ingabbiato nel fare questi prodotti didascalici e retorici ed ecco che l'unico dilemma del film diventa quello che nel momento della soglia gli fa scegliere una sorta di pillola blu o pillola rossa: rischi la galera e realizzi l'ultimo desiderio di tuo padre o rimani in sicurezza a casa aspettando l'inevitabile? I figli sceglieranno la pillola viola, adottando una soluzione intermedia.

Purtroppo lo sviluppo si dipana tra gag che quando va bene non fanno ridere, quando va male sono imbarazzanti, guardare la scenetta degli stambecchi, che poi arrivano anche ad inchiappettarsi, volevo smettere di esistere durante quella scena, poi vabbè il resto è la solita comicità toscanaccia che non fa ridere, battute sulla maialah di qua e la maialah di là e via dicendo, forse forse si salva la scena della finta dogana che magari ha un fondo di ironia un po' più tagliente, ma poco poco.

La componente drammatica riesce ad essere anche peggio però, con quella retorica banale del vissuto e del dover vivere, la classica situazione in cui i figli sono sempre troppo impegnati per occuparsi del padre, anch'esso sempre assente e via dicendo, alcune frasi di Frassica che prova la redenzione prima di morire fanno cascare le braccia, risultano impostate e forzate, messe lì per coronare la scena e ribadire i banali concetti di "non mollare mai", "dimostrare il proprio valore", "fiorire, perdonare, cercare la propria strada" e altre cose così via dicendo, per approfondire basta guardare l'elenco delle frasi dei baci perugina.

Poi c'è Ceccherini che non serve praticamente a nulla, messo lì presuppongo come una sorta di spalla comica, è un pianeta a sé stante che ogni tanto s******* per la polvere spostata dal furgone e che ad una certa gli spara, senza conseguenze quindi proprio boh, doveva metterlo in un modo o nell'altro.

Vabbè