caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA BELVA COL MITRA regia di Sergio Grieco

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
andrea90     10 / 10  19/08/2011 12:29:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo aver in qualche modo reso giustizia a due film western che presentavano dei giudizi e delle medie scandalose mi accingo a recensire questo splendido noir di Sergio Grieco che coincidera' con il mio ritiro definitivo da questo Forum che devo dirlo , rovina alcuni film permettendo a certi individui di inserire dei giudizi numerici ingiustificati. Queste cose pensavo di essermele gettate alle spalle con le scuole superiori dove difficilmente si vedono dei voti inferiori ai primi quattro numeri della scala decimale. Qui invece chiunque puo' scrivere le idiozie che gli passano per la testa. Continuo a ripetere che l' analisi di un film non e' cosa per tutti e non dipende dai gusti personali. Avrei voluto commentare anche alcuni capitoli della fulciana "Trilogia della morte" , ma mi astengo poiche' sono gia' troppo affollati da commenti indegni. Tornando al film in questione bisogna segnalare uno straordinario Helmut Berger non ancora ripresosi dallo shock causato dalla scomparsa di Visconti ( lo si nota nei numerosi primi piani sul suo volto) in una delle sue migliori ( e in questo senso ultime) prove di attore e una regia molto competente che non esita a mostrare scene caratterizzate da una violenza molto forte che viene in qualche modo smorzata dalle musiche di Umberto Smaila. Bellissimo il finale. E' stato recuperato solo dopo che Tarantino ne ha inserito una sequenza nel suo "Jackie Brown" (dove i protagonisti che vedono alla televisione "La belva col mitra" scambiano Helmut Berger per Rutger Hauer). Con tutto il rispetto per quest' ultimo trovo abbastanza sconcertante che debba venire qualcuno dall' America a sottolineare il valore di certe pellicole nostrane e che certe mediocrita' sfornate di recente debbano essere osannate in tutto il mondo. Questo e' cinema di genere che non esiste piu' e non potra' piu' esistere anche a causa della televisione e per questo va commentato e analizzato con molta attenzione e col massimo rispetto. Vorrei chiedere a questo castalvetro o castelvetro come cavolo si chiama se abbia visto il film in questione e che film sia abituato a vedere perche ' posso essere daccordo che non siamo ai livelli di "Milano odia: la polizia non puo' sparare" dove vi e' un finale molto piu' forte coraggioso e nichilista di questo. Di attori poco convincenti c' e' solo Richard Harrison il commissario di polizia la cui inespressivita' e' da attribuire all' intensita' del personaggio di Nanni Vitali ovvero la belva protagonista del film. Infine né "Milano odia" e né "La belva col mitra" sono da definirsi poliziotteschi , ma dei noir in quanto e' vero che e' presente la polizia , la quale riveste pero' un ruolo marginale poiche' i veri protagonisti di questi film sono dei criminali in lotta contro la societa' e contro se stessi.
KOMMANDOARDITI  19/08/2011 17:15:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi Andre ma dove scappi? :D
Ti ordino espressamente di restare qui con noi e ti anticipo che non accetto rifiuti di sorta!
Qui su Filmscoop ci serve assolutamente gente preparata e appassionata come te, soprattutto se amante del Cinema di genere più oscuro e dimenticato.
Non tutti scrivono commenti superficiali e banalotti, credimi, e tu sei certamente uno dei pochi che conosce perfettamente ciò che recensisce.

Se ti può rincuorare leggiti alcuni miei mini-commenti e vedrai che di cultori cinefili ve ne sono anche altri su questo sito.

Mi raccomando, non deludermi ;-)