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COMIZI D'AMORE regia di Pier Paolo Pasolini

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elio91     8 / 10  27/06/2010 11:34:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla ricerca di volti per il suo Vangelo secondo Matteo,Pasolini decide di filmare un'idea che aveva in mente da tempo, ovvero un documentario sulla sessualità, e lo fa chiedendo nell'ambito a gente comune di tutta Italia.
Visti con l'occhio odierno forse i Comizi d'amore sono ancora più interessanti perché se al giorno d'oggi è normale sentir parlare di sesso in tv o nella vita di tutti i giorni,all'epoca quello che Pasolini fece fu un vero e proprio esperimento in quanto questioni del genere erano tabù.
Dalle interviste si evince esattamente ciò che ci si può aspettare,almeno all'inizio: una differenza enorme tra Nord e Sud con un'arretratezza culturale nel meridione,ma al contempo è un pò difficile dire se questi Comizi d'amore rappresentino davvero tutta l'Italia del periodo.
Come espresso nello stesso documentario molti italiani dicono ipocrisie diffuse,probabilmente bugie dettate dalla paura dello scandalo (meraviglioso l'intervento di Moravia su cosa sia lo scandalo) e non la verità e chi parla sono le persone più spigliate mentre i "timidi"decidono di non dire nulla.
Si nota l'imbarazzo della gente nel sentir parlare di divorzio o di deviazioni sessuali: queste ultime sono sempre compatite e fanno ribrezzo, mentre la risposta di Ungaretti sulla normalità e l' anormalità sembra perfetta. Anche per quanto riguarda i divorzi c'è molto scetticismo e negazione,anche da parte di qualche donna.
Quasi a sorpresa (ma non tanto) l'ultima fase,la più scottante riguardante la prostituzione e in particolare la famigerata legge Merlini,trova tutti d'accordo sulla inutilità della stessa e sui danni che potrebbe apportare. Dopo tanta reticenza,dopo aver esaltato i valori della famiglia e della donna,dell'onore e del matrimonio non si fanno problemi a difendere la prostituzione (e le case chiuse) perché "è sempre esistita". Il ritratto di un'Italia bugiarda,ignorante e divisa è l'unico che può venire in mente alla fine.
Di sincero rimangono i timidi accenni di qualche giovane ragazza sulla parità dei diritti tra uomo e donna e soprattutto i bambini interrogati all'inizio,molto particolari nelle loro risposte. La curiostià più grande sarebbe vedere lo stesso documentario fatto oggi.
L'augurio di Pasolini nel finale riassume tutto il documentario: dietro la facciata (del matrimonio) augura ci sia vero amore tra i due sposini.