Ciaby 6½ / 10 02/05/2016 16:43:13 » Rispondi Adoro come lo stile pittorico di Greenaway, in questo film, si sia tradotto in una "pittura digitale" incline alla videoarte anni '90 (fotografia fredda, quadri dentro i quadri, estetica da computer), permettendo all'opera di bilanciare perfettamente una sottile ambiguità tra tradizione e ipermoderno. Peccato che il film sia ben lontano dai capolavori del regista inglese: è affascinantissimo, ma troppo lungo, ripetitivo. Pieno di pecche, ma il suo essere scombinato è anche la sua arma di seduzione principale.