Febrisio 7 / 10 13/01/2013 11:32:44 » Rispondi Guerra palpabile e veritiera. Proiettili che non sfiorano i protagonisti sul campo di guerra, ma quasi inesistenti. Lunghe sequenze con sfondo i tonfi della morte che cadono regolari. Amos Gitai pone lo spettatore allo stesso livello di quanto dovrebbe essere il giorno del Kippur. Straziante, lungo, ma riflessivo. Per quanto sia un film riuscitissimo, è difficile da guardare.