frangipani79 8 / 10 02/10/2006 11:25:26 » Rispondi Di livello sicuramente superiore ad una normale fiction televisiva, ma ahimé un po' al disotto di un film anche a budget limitato, Baciami piccina è comunque un buon film. Italia centrale, settembre 1943. Un carabiniere (Marcoré) riceve il pericoloso incarico di scortare fino a Venezia un loro detenuto (Salemme). Imperversano guerra e guerriglia, ma la moglie del militare, non avendo mai fatto il viaggio di nozze, vede l'incarico del marito come un'occasione per vedere la città che sogna. Comincerà un rocambolesco viaggio da Pescara fino a Venezia dell'insolito trio. Il film, lo dico subito, è tutt'altro che una commedia come si legge ovunque. Ha sì qualche momento goliardico, con Salemme nel cast come potrebbe essere altrimenti ?, ma Baciami piccina ha moltissimi momenti sui quali riflettere, sull'orrore della guerra, sulla nostra storia. Il difetto principale del film sono in generale le scelte registiche. Invece di scandire il viaggio attraverso le mille bellezze che la nostra Italia offre, anche attraverso le brutture della guerra, si preferisce inserire scene pressoché inutili o insulse come la cantante romanesca o il detenuto-padrino siciliano (il famoso L.M. Burruano) entrambi in pieno Veneto. I riferimenti geografici sono vaghi o mancano del tutto, facendolo sembrare un film girato in un paese di cui non sappiamo neanche la capitale. Gli attori sono tutti all'altezza, e certamente il film dà il suo meglio nella seconda parte, dove in particolare le ultime scene sono ricche di pathos e ben girate. La sceneggiatura è ben scritta, impreziosita anche con molte citazioni colte, ma scade in qualche particolare che lo avrebbe reso un po' di più ampio respiro (io e il mio amico eravamo soli in sala!! ma sarà possibile??).
Mezzo punto in più anche per alcune scene davvero superbe: la scena in cui Marcoré e la Russo si lasciano, la scena del ritrovamento del paracadutista americano e l'uccisione di Raoul.