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UNA LEZIONE D'AMORE regia di Ingmar Bergman

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amterme63     7 / 10  30/09/2010 22:42:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bergman agli inizi della carriera si è cimentato anche con le commedie e tutto sommato con dei buoni risultati. "Una lezione d'amore", ad esempio, è un film che riesce a mantenere sempre viva l'attenzione dello spettatore e anche a divertirlo, grazie all'ironia, al paradosso, all'elegante leggerezza e all'arguzia di numerose scene.
Vengono spontaneamente in mente le commedie rosa americane, soprattutto quelle di Lubitch. La differenza è che le commedie di Bergman sono comunque più serie, più impegnate e, perché no, più profonde (a costo di essere meno brillanti e divertenti).
Nelle commedie americane in genere c'è un uomo e una donna che apparentemente si odiano, se ne fanno di tutti i colori, le circostanze li mettono l'uno contro l'altro, anche se alla fine tutti gli equivoci e gli ostacoli vengono rimossi per il classico lieto fine. Inoltre si usano molto spesso personaggi ridotti a tipi.
Bergman agisce più in profondità, non esita a mettere in discussione istituzioni e sentimenti, cioè la famiglia e il concetto di amore duraturo. Per questo spesso si rimane colpiti dalle situazioni e si ha una forte impressione di realismo e coinvolgimento.
Del resto il tema di "Una lezione di amore" è lo stesso di tutti i primi film di Bergman. Proprio il fatto che riesca a fare degli ottimi film usando sempre lo stesso argomento, non fa che confermare la grandissima perizia cinematografica.
Qui si utilizza un sapientissimo montaggio a incastro fra fatti in tempo reale e flashback del passato, con la funzione di chiarire i fatti già mostrati (metodo poi usato anche da Tarantino). C'è quindi questa altalena fra presente e passato che rende la storia intrigante e un po' a sorpresa. I flashback aiutano a far capire lo stato d'animo che provano i personaggi in quell'istante, stato d'animo che si riversa nello spettatore e che lo rende partecipe e complice dei disegni dei personaggi.
Allo stesso tempo il punto di vista spesso cambia, passando dall'uomo alla donna. Questo serve a demistificare i personaggi, a evidenziare i loro difetti e le numerose debolezze; inoltre sdrammatizza e toglie qualsiasi tipo di eccessivo romanticismo.
Immedesimazione, distacco, serietà, ironia, dramma, scherzo, serio, faceto si alternano come in un balletto o in un'opera di teatro brillante.
Ed è quest'ossatura interna che si intravede dietro il corpo esteriore che dà valore e interesse al film. E' infatti inevitabile che il tempo abbia fatto cadere molta polvere su questo tipo di storia, sull' ambiente e sulle situazioni. Il fim mostra certamente molte rughe.
Comunque, soprattutto nell'ultima parte, l'intreccio e le battute mi hanno fatto (sor)ridere e Buon film, in fin dei conti.