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PALCOSCENICO regia di Gregory La Cava

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9½ / 10  28/09/2006 15:17:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualcuno DEVE VEDERE assolutamente questo film, deve recuperarlo, affittarlo, copiarlo, rubarlo se possibile...
Uno dei piu' perfidi e commoventi ritratti del mondo del teatro, da vedere leggendo un libro raro e bellissimo come "Bethel arriva a Sladesbury" di Sinclair Lewis.
Lasciano letteralmente senza fiato l'illusione dei sogni di gloria, l'effimero mondo del successo che ti porta alle stelle e poi ti abbandona al declino e al dimenticatoio, le rivalità e la competizione anche crudele, asservita a un'universo come quello del palcoscenico dove la fama e il fallimento sembrano rievocare all'unisono la stessa amarissima favola.
Katherine Hepburn anima egregiamente un personaggio a lei affine, quello della ragazza competitiva, viziata e un po' opportunista che cerca di sfruttare a pieno le sue ambizioni. Beh suppongo che sia andata proprio così nella sua carriera ehm cinematografica.
Ma i sentimenti poi portano a condividere con sgomento le difficili scelte: da antologia del cinema americano la scena in cui recita la "prima" dello "zoo di vetro" alla perfezione, sconvolta per il suicidio dell'attrice che avrebbe dovuto recitare al posto suo, e l'indimenticabile discorso rivolto al pubblico ("vi ringrazio per gli applausi ma non avrei dovuto essere io qui con voi stasera").
Altrettanto incisivi i personaggi di contorno, la Rogers in vacanza dai musical con Astaire e l'impresario cinico Menjou, furbescamente (o involontariamente?) ispirato a Selznich e alle sue liti con la stessa Hepburn.
Ripeto: un film davvero incantevole, lo consiglio doverosamente a tutti gli amanti del cinema hollywoodiano dei tempi d'oro, e ai fans della Hepburn
Dick  29/07/2007 14:51:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"ehm cinematografica."

Perchè "ehm"?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  29/07/2007 19:28:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella vita era proprio così penso che il personaggio sia il ruolo più autobiografico della stessa k. nel corso della sua carriera: non era magari un'opportunista ma sapeva sfruttare le sue ambizioni. Conta poi il fatto che k. h. era davvero ricca e quindi a hollywood sarà stata vista con sospetto proprio per questo, e forse per questo ha dovuto lottare per dimostrare la sua bravura
Harpo  28/09/2006 16:13:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non c'è bisogno di rubarlo: basta che tu vada su ibs!
(http://www.internetbookshop.it/dvd/hme/hmepge.asp)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  29/09/2006 01:57:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per l'informazione, vedro' di procurarmelo l'ho visto tanti anni fa...
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  29/09/2006 01:58:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pero' non sono certo che sia "lo zoo di vetro" la mise teatrale del film vedro' di controllare