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L'ORA DI RELIGIONE regia di Marco Bellocchio

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     7 / 10  25/03/2012 01:34:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ed eccoci ad un altro film di Bellocchio dove religione e rapporti famigliari sono ancora pane quotidiano. Mentre il bambino si pone domande su dio e la morte, il padre ha a che fare con problemi ben più gravi: deve testimoniare per far santa sua madre, ma ben presto capisce di ritrovarsi contro tutta la famiglia. Tutti vogliono renderla santa, lui, unico ateo, no. Nel frattempo una donna si spaccia per l'insegnante di religione di suo figlio e lui se ne innamora.
Il modo in cui Bellocchio pone la religione sullo schermo è assolutamente provocatorio e schietto, "vendicandosi" degli anni della sua adolescenza e denunciando la marcescente istituzione della Chiesa..

Non solo nei temi ma anche nella tecnica ritroviamo Bellocchio: la fotografia scura, i simbolismi (il monumento di Vittorio Emanuele, la bandiera dell'UE,..), il montaggio con scene al rallentatore per sottolineare i momenti più drammatici del film, la colonna sonora che incanta come le parole dette falsamente.

E' un film L'ORA DI RELIGIONE, con lunghi e importanti dialoghi come quelli che ha il protagonista con la zia o con il prete o con suo figlio. Tutti dialoghi che ci fanno capire l'aspetto psicologico dei diversi interlocutori e di come ognuno di loro cerchi di portar il protagonista a credere in dio, come ognuno di loro pensi ai propri interessi, sia egoista e ipocrita (a parte il bimbo che è l'unico che sta cercando risposte esprimendosi per la giusta causa di capire il mondo intorno a lui, nelle frasi che dice per quanto siano delle frecciate sono piene di ingenuità, senza scopi di interesse malefico). Chissà perché alla fine, sarà proprio il protagonista, pecora nera su cui tutti puntano il dito, l'unico a capire il fratello malato abbracciandolo dopo che ha tirato bestemmie a tutto andare che credo mai nessuno dimenticherà, senza secondi fini, ma solo perché gli vuole bene come un vero fratello.